L’integrazione, invece che il rigore ideologico d’una laicità imposta per legge alla francese. E’ la ricetta britannica dei rapporti con l’Islam – e con gli altri credo ‘d’importazione’ – testimoniata anche dalla polizia di Sua Maestà, che in questi giorni ha presentato nuove divise ad hoc ridisegnate per consentire alle agenti che ne fanno richiesta d’indossare comodamente l’hijab, il tradizionale velo islamico.
L’obiettivo – è stato spiegato – è pure quello di attrarre più donne di fede musulmana nelle file delle forze dell’ordine, in un Paese statisticamente sempre più multietnico, multiculturale e mutireligioso. Le uniformi femminili – scrive oggi il Daily Mail – hanno subito un parziale restyling dopo che quelle inizialmente fornite dalla North Yorkshire Police, modificate con l’aggiunta appunto dell’hijab, si erano rivelate scomode, grossolane esteticamente, e soprattutto potenzialmente poco sicure in situazioni di pericolo. “Se vogliamo attirare donne di origini differenti, dobbiamo consentire loro di sentirsi e vedersi a proprio agio con l’uniforme”, ha spiegato Uzma Amireddy, funzionaria di polizia britannica musulmana che è stata la prima ad indossare in servizio la nuova divisa lo scorso lunedì. Si tratta – ha aggiunto Amireddy – anche di un modo per rendere l’immagine sartoriale delle forze dell’ordine britanniche “il più inclusiva” possibile. Non è del resto certo una novità assoluta per la polizia dell’isola, tra i cui ranghi è facile vedere agenti di radici sikh che indossano ad esempio un turbante d’ordinanza nero, al posto dei comuni copricapo tradizionalmente in dotazione.
Fonte Ansa.it