(ANSA) – ROMA, 27 NOV – La principale sinagoga di Beirut,
pesantemente danneggiata durante la guerra civile, poi
restaurata negli anni scorsi e di nuovo afflitta dai danni
dovuti all’esplosione del porto il 4 agosto scorso, è in fase di
restauro. Lo riferisce il quotidiano libanese in inglese The
Daily Star, che cita fonti del Consiglio della comunità ebraica
libanese.
Nei giorni scorsi erano circolate su Internet foto degli
interni ristrutturati del tempio Maghen Abraham, risalente agli
anni ’20 del secolo scorso e situato nel quartiere di Wadi Abu
Jamil di Beirut, per decenni rione ebraico di una Beirut ormai
scomparsa a causa della distruzione avvenuta durante la guerra
civile (1975-90) e la successiva ricostruzione con edifici
moderni.
Il Consiglio della comunità ebraica libanese, a cui
appartengono in tutto non più di 200 persone, è responsabile di
altre quattro sinagoghe sparse in Libano. Ma solo quella di
Beirut è stata oggetto di restauro negli anni passati e di
riparazioni in seguito all’esplosione del 4 agosto.
Fino agli anni ’70 del secolo la comunità ebraica libanese
contava fino a 27mila persone e nel paese sorgevano 32 sinagoghe
diverse. Durante e dopo la guerra la maggior parte degli ebrei
libanesi è emigrata in Europa, Nordamerica e in Israele.
Il tempio di Beirut era stato pesantemente danneggiato nei
primi anni ’80 da un bombardamento israeliano nella zona di Wadi
Abu Jamil, allora rifugio di miliziani sciiti da cui sono in
seguito nati gli Hezbollah filo-iraniani. (ANSA).
Fonte Ansa.it