LOS ANGELES – Mike Tyson di nuovo sul quadrato riempie il cuore di emozione e curiosità. Giusto, logico, umano. E’ la vittoria di un uomo che ha, forse definitivamente, allontanato gli incubi e i fantasmi, i mille problemi di una vita. E lo ha fatto ritrovando il piacere della palestra, il luogo fisico dov’era diventato re e poi campione del mondo a 20 anni e 4 mesi. Ma è difficile considerare Iron Mike contro il leggendario Roy Jones jr un match autentico di grande pugilato. I due sommano 105 anni, Tyson non combatte dal 2005 e ha 54 anni. I video dei suoi allenamenti confortano, le ultime volte che è salito su un ring, molto meno. Quattro match, uno all’anno dal 2002, 3 persi per ko o ko tecnico, uno vinto contro Clifforde Etienne.
Eppoi, nella sua definizione e anche nel regolamento, è un incontro di esibizione, soltanto negli ultimi giorni si è stabilito di definire un verdetto finale, che comunque non conterà nei record dei due ex campioni del mondo (Roy Jones Jr lo è stato in 4 categorie, medi, supermedi, mediomassimi e massimi, non combatte dall’8 febbraio 2018, vittoria ai punti su Scott Sigmon). La verità è che Tyson ha smesso di essere un super pugile di potenza furiosa e inimitabile 30 anni fa, sconfitto a sorpresa e detronizzato (dei titoli Wba, Wbc, Ibf) da James Buster Douglas. L’ultimo match clamoroso risale al morso all’orecchio di Evander Holyfield, giugno 1997. Ultimo avversario A prescindere dalle dichiarazioni bellicose dei due, insomma, è uno show, uno spettacolo. Offerto da due uomini che sono di spettacolo: Roy Jones jr è rapper e attore anche in 11 film, laureato in legge, ora commentatore tv. Tyson si è trasformato in showman, partecipando a molte trasmissioni tv, attore in circa 10 film, in teatro con Spike Lee a raccontare se stesso. […]
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Fonte tuttosport.com