Da 68 anni la Valle d’Aosta onora la sua tradizione musicale popolare, proponendo a residenti e turisti una rassegna di notevole importanza. L’Assemblée des Choeurs et des Groupes Folkloriques Valdo^tains coinvolgerà il capoluogo regionale
AOSTA – Le piazze principali del centro cittadino vivranno uno dei molti momenti di gloria più attesi da domani al 2 giugno, con la rassegna di canto e folklore ‘Floralies’.
Le giornate di musica, canti e balli – dice l’assessore Emily Rini, promotrice dell’evento – sono il frutto di un duplice impegno. Da un lato quello dell’amministrazione regionale che con il sostegno e la promozione di questa tradizione canora ha assicurato alla Valle d’Aosta il piacere di essere la regione con la più alta concentrazione di formazioni in attività. Dall’altro – ricorda – ha ‘regalato’ l’onore di potenziare le tradizioni con un notevole numero di coristi, ballerini e musicisti”.
Emozione e grande lavoro di elaborazione. Peculiarità sottolineate dall’assessore compiaciuta nel gratificare la “preparazione e l’applicazione costante dei protagonisti” La salvaguardia della tradizione anche attraverso il canto.
Sabato 2 giugno, festa nazionale della Repubblica, il gran finale di questa imponente e multicolore ‘sfilata’ del canto e musica di un folklore unico e irripetibile: Floralies, Choeurs et Groupes Folkloriques du Val d’Aoste. Esibizioni degli artisti di canto e musica nelle piazze ‘de la ville’: Porta Praetoria, Pierre Léonard Roncas, Narbonne e l’arrivederci in un turbinio di canti e danze nella piazza Chanoux, cuore pulsante della città. In caso di pioggia, i gruppi si esibiranno sotto il porticato del palazzo comunale.
Il pubblico verrà invitato, nel pomeriggio, ad ammirare i monumenti della città con visite guidate dagli operatori turistici. Un laboratorio tematico intratterrà i bambini, sotto i portici di piazza Chanoux, attirando la loro attenzione sulle tradizioni culturali della nostra regione. Visite, quindi, al Teatro romano, Criptoportico forense, Museo Archeologico Regionale, Chiesa paleocristiana di San Lorenzo.