Non sapeva cos’avesse, sapeva solo che stava tanto male e che l’ambulanza chiamata dalla madre tardava ad arrivare. Così l’undicenne ha preso in braccio la sorellina rantolante e l’ha portata di corsa alla sede della Croce Rossa, vicina a casa
Tempismo e prontezza. Invece di farsi sopraffare dalla paura, il ragazzino, figlio di migranti e abitante in un quartiere popolare di Sanremo, ha capito al volo che qualcosa non andava e non ci ha pensato due volte a prendere l’iniziativa. La mamma, che aveva chiamato il 112, era scesa in strada ad aspettare l’ambulanza. Lui invece ha preso in braccio la piccola e si è messo a correre verso la sede della Croce Rossa, fortunatamente vicina a casa.
“Non respira“, ha sussurrato con un filo di voce ai volontari che se lo sono trovati davanti, come riporta la Stampa, “fate qualcosa per favore, presto“. I sanitari hanno subito dato il via a terapie rianimatorie e la bambina ha ripreso a respirare.
Subito dopo, il ragazzino è salito sull’ambulanza assieme alla piccola, che doveva essere trasportata in ospedale. Nel frattempo, un altro mezzo di soccorso ha raccolto la madre e l’altra figlia. La famiglia si è ricongiunta nei corridoi del “Giovanni Borea” di Sanremo.
Ed è qui che i medici hanno scoperto come la bimba avesse avuto un improvviso attacco epilettico, un episodio che mai capitato prima e che sarebbe potuto finire in modo molto più tragico.
La storia della corsa del ragazzo, com’era prevedibile, ha fatto il giro dei pazienti del nosocomio sanremese. Tutti quindi sono andati a festeggiarlo: carezze, sorrisi e qualche caramella sono arrivati da perfetti estranei che hanno voluto così rendere omaggio al gesto di un piccolo eroe, che non si è staccato un attimo dalla sorella, restandole accanto tutta la notte.
Se non fosse intervenuto, accorciando i tempi del soccorso, la sorellina si sarebbe trovata in gravissimo pericolo. Invece si è ripresa e ora potrà affrontare le cure per evitare altre situazioni di emergenza.