“Consci delle diverse posizioni nella maggioranza, che non vogliamo in nessun modo mettere a rischio, chiediamo che nella prossima risoluzione parlamentare venga richiesto che la riforma sia subordinata alla chiusura di tutti gli altri elementi (EDIS e NGEU) delle riforme economico-finanziarie europee in ossequio alla logica di pacchetto, o in subordine, a rinviare quantomeno gli aspetti più critici della riforma del Mes”. E’ quanto scrivono 52 deputati e 16 senatori M5S in una lettera inviata al capo politico M5S Vito Crimi, al capo delegazione Alfonso Bonafede, ai capigruppo di Camera e Senato.
“Il nuovo contesto dovrebbe portarci a riaffermare, con maggiore forza e maggiori argomenti, quanto già ottenuto negli ultimi mesi: NO alla riforma del MES”, scrivono i parlamentari M5S nella lettera inviata ai vertici, nella quale pur sottolineando di “non voler mettere a rischio la maggioranza” chiedono che nella risoluzione che sarò votata in Parlamento la riforma sia “subordinata” alla logica del pacchetto. “In difetto – aggiungono – l’unico ulteriore passaggio che i parlamentari del MoVimento 5 Stelle avrebbero per bloccare la riforma del MES sarebbe durante il voto di ratifica nelle due Camere“.
Il gruppo di parlamentari che ha proposto la sottoscrizione della lettera contraria al Mes si sta muovendo anche per raccogliere adesioni per votare contro il decreto sicurezza che verrà votato il 9 dicembre alla Camera. E’ quanto spiegano fonti del Movimento precisando che l’occasione per sollevare la questione sarà l’assemblea congiunta dei deputati e senatori convocata per venerdì dal capo politico del Movimento.
Fonte Ansa.it