“Non ho mai visto una squadra dominare per 90 minuti. Capita di doversi difendere, sono contento dell’approccio mentale dei ragazzi e di aver vinto. Non si può avere sempre la palla, ogni tanto si può anche soffrire. È normale, loro hanno cercato di arrivare al pareggio”. A Pirlo va bene così, la squadra ha giocato alla grande e il risultato è arrivato. “La mia battuta di ieri? Non so chi se la sia presa, vedevo semplicemente che qualcuno continuava a insistere su alcune cose – ha detto il tecnico della Juve a Sky Sport dopo il 3-0 alla Dynamo Kiev – Ma io vado avanti col mio lavoro, come sempre. So di essere giovane e lo sanno anche gli altri, però sto migliorando giorno dopo giorno. Non dobbiamo accontentarci di giocare le partite tanto per giocarle, ogni partita è importante non solo per la classifica, ma per la nostra crescita di squadra”.
Pirlo: “Morata si sente a casa”
“Avevamo bisogno di fare una partita da squadra e l’abbiamo fatto: ora testa al derby e al Barcellona. Avevamo bisogno bisogno di un segnale positivo da trovare dentro noi stessi. Morata? Lo conosciamo bene, ha avuto un percorso di crescita qui alla Juventus. All’inizio entrava, poi usciva, poi dopo le esperienze a Londra e Madrid è cresciuto molto, qua si sente a casa, libero, è contento di far parte di questo gruppo e quando sei libero mentalmente le tue qualità escono sul campo. Lo volevamo a tutti i costi e siamo contenti di averlo con noi“.
Pirlo: “Barcellona? Mi sento pronto”
“Esame Camp Nou? Mi sento pronto, sono le partite più facili da giocare e spero lo siano anche da preparare come allenatore. Ti portano a concentrarti al massimo. Sono le sfide che ti svoltano la stagione a livello di autostima, sicuramente andremo a Barcellona per fare il nostro gioco e vincere. Ma prima abbiamo il derby, prima ci concentriamo sul campionato e poi pensiamo a martedì prossimo. Sono contento per Chiesa, aveva bisogno di sbloccarsi. Gli ho detto che non devo chiamarlo tre volte io per andare a chiudere l’azione, dev’essere lui già pronto ad andare dall’altra parte quando l’azione si sviluppa: è stato bravo e sono felice per lui“.
Fonte tuttosport.com