(ANSA) – ROMA, 04 DIC – Diversi Paesi hanno già acquistato o
opzionato dieci miliardi di dosi dei vaccini contro il Covid19,
che nella quasi totalità andranno alle nazioni ricche o a medio
reddito. Lo afferma l’ultimo aggiornamento dell’osservatorio del
Duke Global Health Innovation Center, che monitora i contratti
siglati e resi pubblici, secondo cui la maggior parte delle
fiale andrà in Usa.
“Nonostante gli impegni pubblici all’equità, i singoli Paesi
sono incentivati a comprare più vaccini possibile, e dalla più
ampia platea di candidati, per aumentare la possibilità di
immunizzare la popolazione. Prima ancora che ci sia un candidato
vaccino approvato per la commercializzazione i contratti già
firmati coprono 7,1 miliardi di dosi, con altri 2,6 miliardi al
momento oggetto di negoziato o già prenotati come espansione di
accordi già esistenti”.
Gli Stati Uniti secondo il monitoraggio si sono assicurati
2,6 miliardi di dosi, l’Ue 2 miliardi e l’India 1,6 miliardi,
che in quest’ultimo caso però coprono poco più della metà della
popolazione mentre ad esempio i contratti stilati dagli Usa
corrispondono al 442% degli abitanti. Questa situazione,
commenta al sito della radio pubblica Usa Npr Niko Lusiani
dell’Ong Oxfam, rischia di lasciare indietro i paesi più poveri,
dove probabilmente anche i soggetti ad alto rischio verranno
vaccinati dopo quelli a basso rischio dei più ricchi. “Una delle
ragioni è che i Paesi ricchi stanno facendo incetta dei vaccini.
E’ comprensibile, considerando che ognuno vuole proteggere la
propria popolazione, ma detto questo molte persone stanno
rimanendo indietro”. (ANSA).
Fonte Ansa.it