(ANSA) – MILANO, 05 DIC – Parte la rivoluzione del Cashback
ma l’Italia sarà totalmente cashless in 5 anni mentre in Europa
si va più veloci. L’indicazione arriva dall’ultimo European
Payment Report (EPR) di Intrum, il principale operatore europeo
nei credit services che annualmente in 29 paesi europei
intervista le aziende sul tema dei pagamenti. Per l’edizione
2020 è stato intervistato un campione di poco meno di 10mila (
9.980) rappresentanti di pmi e grandi aziende europee di 25
paesi: In Italia poco meno di 900 (864 ).
Nel dettaglio a pensare che saremo totalmente cashless in 5
anni è il 48% del campione italiano, un dato in crescita
rispetto al 34% dello scorso anno ma, comunque, al di sotto
della media europea del 57%. Essere cashless comporta anche
delle conseguenze: il 56% pensa che ci sarà un aumento degli
attacchi informatici mentre, comunque, oltre un terzo (37%)
ritine che aumenteranno i costi per le aziende e uno zoccolo
duro pari al (33%) crede che una società dove i pagamenti siano dematerializzati comporti una perdita di clienti.
Le regioni che credono nella moneta elettronica entro 5 anni
sono sicuramente l’Abruzzo e la Puglia con il 64% e il Lazio con
il 61%. In Friuli Venezia Giulia, invece, il 50% pensa che non
saremo mai cashless e in Umbria e Molise addirittura lo pensa il
60% . (ANSA).
Fonte Ansa.it