Terapia onco-ematologica: day hospital ridotto da 4 a 2 ore e mezza, grazie all’uso di farmaci ‘intelligenti’ di ultima generazione. Un aiuto per i pazienti e un risparmio per la sanità pubblica. Sono i risultati ottenuti in Campania
Napoli – Un nuovo approccio di sistema che guarda oltre il costo del singolo farmaco e prende in considerazione anche altri fattori, come ottimizzare la preparazione del farmaco, con conseguente riduzione dei tempi di attesa e dei rischi per pazienti e operatori.
I risultati sono stati illustrati all’Irccs G. Pascale di Napoli, durante il convegno ‘Reti cliniche e nuove tecnologie: Quale futuro per il paziente campano’. L’evento rientra nell’ambito del progetto ‘Effisciency Lab: nuovi approcci gestionali e organizzativi in onco-ematologia’, promosso da Roche.
Le nuove formulazioni sottocute (Sc) ridefiniscono le terapie onco-ematologiche e favoriscono nuovi e più efficienti modelli organizzativi in day hospital, con ben 7.500 accessi attuali. Un nuovo approccio che ha portato considerevoli risparmi sui costi sanitari per il Servizio sanitario nazionale e il Servizio sanitario regionale, rispetto alle corrispondenti formulazioni endovenose, con una potenzialità futura di risparmio fino al 20 per cento rispetto ai costi attuali.
È il risultato di una ricerca condotta dal 2015 al 2017, tre anni di progetti sul campo che ha coinvolto un campione di 744 pazienti per circa tre mesi in dieci centri ospedalieri della Regione Campania – tra cui Irccs Pascale, Aorn A. Cardarelli e Aou Federico II di Napoli, ospedale di San Giuliano in Campania (Napoli) e Tortora di Pagani (Salerno).
L’efficacia e i benefici di questo processo migliorano la qualità di vita dei pazienti e dei caregiver coinvolti, rendendo così più agevole la gestione della malattia con maggiore soddisfazione dei pazienti e riduzione della mobilità sanitaria.
L’esperienza campana rielabora i risultati già raggiunti a livello nazionale nell’ambito dei progetti ‘Going Lean’ in onco-ematologia: i progetti prendono in considerazione i vantaggi che le formulazioni sottocutanee portano al personale medico e infermieristico, al farmacista ospedaliero e soprattutto al paziente.
“L’oncologia rappresenta l’area terapeutica in cui si concentrano i principali sforzi della ricerca farmaceutica – specifica Ugo Trama, direzione generale per la Tutela della salute e coordinamento del sistema sanitario regionale dirigente Uod 06 politica del farmaco e dispositivi della Regione Campania – Tali innovazioni comportano, inevitabilmente, costi rilevanti e impongono con forza il tema della sostenibilità. La capacità di garantire un trade-off tra innovazione e sostenibilità economica costituisce la sfida più importante per il Servizio sanitario regionale e ciò può essere ottenuto solo attraverso l’ottimizzazione dei percorsi assistenziali e l’adozione di strumenti per la valutazione dell’appropriatezza“.
“Il nostro obiettivo è favorire un impegno appropriato dei farmaci, coscienti che la sostenibilità del sistema sia anche una nostra responsabilità – conclude Maurizio De Cicco, presidente e amministratore delegato di Roche Italia – Da 120 anni ci impegniamo con coraggio nel mettere a disposizione dei pazienti le migliori cure possibili, e nel diffondere conoscenze scientifiche e gestionali che possano ottimizzare i processi sanitari. In questo contesto siamo fieri di sostenere questa iniziativa che dimostra come la sinergia tra pubblico e privato possa portare benefici importanti all’intero sistema“.