(ANSA) – ISERNIA, 11 DIC – Il Tribunale di Isernia ha
condannato la Germania a un risarcimento di oltre 10 milioni
euro per danni non patrimoniali agli eredi delle vittime e al
comune di Fornelli (Isernia) insignito della Medaglia di Bronzo
al Valor Militare.
Il 4 ottobre del 1943 i nazisti uccisero, condannandoli
all’impiccagione, il podestà Giuseppe Laurelli e altri 5
fornellesi: Celestino Lancellotta, Domenico Lancellotta, Michele
Petrarca, Giuseppe Castaldi e Vincenzo Castaldi. La rappresaglia
fu innescata dalla morte di un soldato tedesco a causa di una
bomba, fatta esplodere in paese, per difendersi dalle razzie dei
nazisti nelle case.
Il processo, iniziato nel 2015, si chiude con una sentenza
del giudice Fabio Papa che in 45 pagine ripercorre anche i
momenti terribili della strage, quando i corpi delle vittime
furono lasciati sulla forca fino al 19 ottobre, straziati dagli
animali, mentre i tedeschi festeggiavano con un grammofono.
Tra i più di 30 eredi delle vittime ci sono anche due eredi
diretti: i figli di Domenico Lancellotta e Michele Petrarca.
“Una sentenza storica – commenta il sindaco di Fornelli,
Giovanni Tedeschi – finalmente la perseveranza con cui siamo
andati avanti, nonostante lo scetticismo e la derisione di
alcuni, è stata premiata. Certo ora sarà difficile ricevere il
risarcimento, ma andremo avanti facendo tutti i passi
successivi”.
Per il comune il danno riconosciuto è di 630mila euro che
saranno utilizzati in progetti e opere per ricordare le vittime.
L’indagine, che ha portato al processo, era stata aperta dall’ex
procuratore capo di Isernia, Paolo Albano, in precedenza Pm
della Corte d’Assise a Santa Maria Capua Vetere (Caserta) che
condannò all’ergastolo l’ex sottotenente Wolfgang Lehnigk-Emden
e l’ex sergente Kurt Schusterquali responsabili materiali delle
esecuzioni di 22 civili a Caiazzo (Caserta), tra loro anche una
donna incinta. (ANSA).
Fonte Ansa.it