(ANSA) – BOLOGNA, 12 DIC – Un appello a più di 70 anni di
distanza, per ritrovare e poter incontrare quei tre bambini
spuntati fuori da una cesta, durante un giorno di combattimento
alla fine di settembre o l’inizio di ottobre del 1944, lungo la
Linea Gotica nell’Appennino Tosco-Emiliano, tra le valli del
Santerno, dell’Idice e del Sillaro. A lanciarlo è stato Martin
Adler, 96enne, originario di New York, che oggi vive a Boca
Raton in Florida, figlio di un immigrato ungherese di religione
ebraica, per tramite della figlia Rachelle e dello scrittore e
giornalista reggiano Matteo Incerti che già in passato, grazie
alle sue ricerche storiche, ha consentito a persone di
ritrovarsi. All’epoca, appena ventenne, combatté in Italia
contro i nazifascisti con la 85th Infantry Division Custermen,
addetto all’armamento pesante della compagnia D del 339th
Infantry Regiment.
“Tra settembre massimo ottobre 1944, scattai una foto con tre
bambini in una casa da poco liberata, se sono ancora vivi vorrei
ritrovarli”, è il sogno dell’ex militare. Martin Adler e John
Bronsky (soldato originario di Philadelphia morto da qualche
anno) entrarono mitra Thompson in pugno in una casa. “Non
ricordo il nome del paese. Entrammo in quell’abitazione. C’era
un grande cestino di legno dal quale uscivano strani rumori. Io
e John avevamo già il dito sul grilletto pronti a sparare, potevano esserci dei tedeschi. Poi un urlo e una donna che corse
incontro urlando ‘bambini, bambini!’. Era la loro mamma che
urlava! Ci fermammo e da quel grandissimo cesto sbucarono tre
splendidi fanciulli, due bimbe e un bimbo”. Pochi minuti dopo
Martin e John scattarono due foto con quei bambini, non prima
che la madre li vestisse come in un giorno di festa. “Fu il
momento più bello che ricordi in quell’inferno chiamato guerra”,
dice Martin che non ricorda il paese esatto, anche perché a
novembre venne ferito e mandato all’ospedale di Napoli. Tornerà
in prima linea nel marzo del ’45 per vivere la liberazione del
Paese. Adesso, però, la sua nuova missione è ritrovare questi
tre bambini. (ANSA).
Fonte Ansa.it