Zlatan Ibrahimovic e Cristiano Ronaldo stanno battendo ogni tipo di record. Ma c’è una vetta che le due stelle over 30 di Milan e Juventus non toccheranno ancora per un po’. Quella di Kazuyoshi Miura, il primo giapponese protagonista in Italia. A distanza di 25 anni dalla stagione trascorsa nel Genoa, l’attaccante nipponico non ha cambiato vita. Già, a 53 anni l’ex rossoblù gioca ancora nella massima serie del suo paese, nello Yokohama FC.
Buongiorno Miura. Se ripensa al Genoa, qual è il suo primo ricordo?
«Non dimenticherò mai la caldissima accoglienza dei miei compagni durante il ritiro estivo del 1994. Nei primi giorni mi impressionò la stazza di Skuhravy: era veramente enorme. Mi pare 194 centimetri, ma a me sembrava molto più grande».
Sente ancora qualche giocatore del suo Genoa?
«Non ho contatti frequenti. Nel 2017 ho rivisto Manicone in Russia e nove anni fa ho incontrato Bortolazzi, che era venuto in Giappone per alcune partite benefiche con la squadra delle leggende del Milan».
Ci toglie una curiosità: ma all’inizio i compagni del Genoa la chiamavano davvero Holly in onore del cartone giapponese?
«Mi sembra di no, mi chiamavano Kazu o Miura. Tacconi era gentilissimo con me, mi ha anche invitato a casa sua. All’epoca Stefano aveva 40 anni e mi chiedevo come potesse giocare a quell’età».
E lei, adesso, ha 53 anni e gioca ancora nello Yokohama FC. Se Cristiano Ronaldo (35 anni) e Ibrahimovic (39) le chiedessero quale è il suo segreto?
«Non c’è un segreto. Quello che fa la differenza è prendere cura del proprio corpo, allenarsi bene e non perdere passione e motivazione. Naturalmente ho vissuto alti e bassi, negli ultimi anni non ho sempre avuto la possibilità di giocare con continuità. La passione, però, è sempre la stessa. Un esempio? Anche se sembra difficile crederci, quando non sono titolare mi mordo le labbra esattamente come agli inizi della mia carriera. Vado avanti perché l’ambizione di giocare non diminuisce mai».
Quale alimentazione segue?
«Ho un cuoco personale, mi confronto spesso con lui e con i nutrizionisti del club per avere la certezza di seguire una dieta equilibrata. Cerco di mangiare il più possibile ad orari regolari. Consumo più carboidrati il giorno prima della partita e non bevo mai alcolici durante la stagione».
Crede che CR7 e Ibra possano giocare fino a cinquant’anni e magari superarla in futuro?
«Sì, ma non sono preoccupato. Perché se dovesse succedere non so se sarei ancora vivo per vederlo».
Fonte tuttosport.com