CAGLIARI – “L’incontro tra Conte e dirigenza dopo la Champions? E’ un momento di consuetudine ritrovarci tra di noi, avviene quotidianamente, indipendentemente dai risultati. Si è chiaramente analizzato il momento, ma sempre in un’ottica positiva, con una giusta autocritica ma sempre con una visione ottimistica del futuro“. Così l’ad dell’Inter Beppe Marotta, prima della sfida in casa del Cagliari. “Se abbiamo parlato della gestione di Eriksen? No, Sono competenze dell’allenatore. E’ un giocatore che fa parte della rosa, è a disposizione con grande professionalità, poi è il tecnico che valuta se schierarlo o no. Oggi gioca, è la testimonianza che tutti sono utili“, ha spiegato ai microfoni di Dazn. “Ora lo scudetto per salvare la stagione? No, è un ciclo iniziato solo l’anno scorso. Tutto è migliorabile, c’è grande amarezza e anche delusione per la Champions, per tutta la società e per i tifosi. Noi abbiamo l’obbligo di dare il massimo dell’impegno per raggiungere traguardi importanti“, ha proseguito. “Dobbiamo migliorarci per forza. Io che sono sono dentro, valuto quotidianamente il lavoro fatto, dico che il ciclo è finito parzialmente con la finale dell’Europa League. Ora stiamo continuando, il percorso è irto di difficoltà, siamo ancora dentro a due competizioni da onorare. Ma tutto il lavoro dell’area tecnica – ha sottolineato – sta producendo miglioramenti nell’ottica di quello che può essere l’obiettivo futuro“. “Conte si aspetta rinforzi? Rifiuto il termine costruzione, stiamo migliorando. Quando si esce e altri passano, evidentemente c’è qualche differenza. Il lavoro fatto è stato molto importante, dobbiamo continuare ancora. Oltre alla delusione – ha concluso Marotta – c’è anche autocritica, che porta al fatto che ci sono dei margini di miglioramento“.
Fonte tuttosport.com