Da oggi Basilicata, Calabria, Lombardia e Piemonte saranno zone gialle e l’Abruzzo torna arancione mentre il governo e gli esperti continuano a raccomandare ovunque prudenza. Si intensificano shopping e spostamenti con l’avvicinarsi del Natale ma l’ultimo bilancio del coronavirus in Italia parla di 19.903 contagi e 649 morti. Per questo il governo conferma la linea del rigore e le deroghe si preannunciano comunque minime. Annunciato per gennaio l’inizio delle vaccinazioni anti Covid. A Cortina flash mob di negozianti, chef e maestri di sci contro il Dpcm. Altri Comuni frenano la movida.
L’Abruzzo torna in zona arancione dopo 24 ore di zona rossa su provvedimento del ministro Speranza successivo al pronunciamento del Tar dell’Aquila che ha sospeso, accogliendo il ricorso del Governo, l’ordinanza con cui il governatore Marco Marsilio aveva stabilito il passaggio in zona arancione: un braccio di ferro istituzionale che ha avuto come effetto, al di là di polemiche, l’incertezza e il disorientamento tra la popolazione, sia in riferimento alla frequenza scolastica, sia in merito alla giornata di shopping prenatalizio. Alcuni negozi – chi per protesta, chi proprio a causa del caos che si era registrato da venerdì – avevano aperto ieri, ma sono intervenute le forze dell’ordine che hanno ricordato a tutti le regole. Tanta, comunque, la gente in giro, come fosse un normale sabato prenatalizio. Ora l’obiettivo è arrivare in zona gialla prima di Natale: allo stato attuale, considerate le tempistiche previste dal Dpcm, è probabile che l’Abruzzo il 25 dicembre si troverà ancora in zona arancione, con i ristoranti che non potranno quindi riaprire.
Fonte Ansa.it