TORINO – Una certezza che di partita in partita conferma se stessa e due giocatori in ascesa. Non c’è molto da salvare in un Toro che domani a Roma affronterà i giallorossi da distanza siderale: sei i punti della squadra di Giampaolo (una vittoria, tre pareggi e sette sconfitte), 21 quelli ottenuti dal gruppo di Fonseca (sei successi, tre pareggi e due ko). Non molto, ma qualcosa va protetto. E non soltanto in relazione a Belotti che appunto rappresenza l’assoluta certezza. Con l’Udinese ha avuto una flessione, comprensibile considerato il contesto e trattandosi di un calciatore alla prima stagione da protagonista, ma Singo è indubbiamente un valore aggiunto del Torino. In crescita pressoché continua, assieme all’ivoriano, c’è anche Bremer (pure il Lukic pre Covid, si stava imponendo quale preziosissima risorsa, ma il serbo una volta guarito dal virus, non ha fin qui saputo esprimersi ai livelli di inizio annata).
Torino, Belotti è la priorità: vietato perderlo
Dopo aver studiato con Mazzarri, che ha avuto il merito di sgrezzarlo e quindi dargli fiducia, il brasiliano si è confermato sia con Longo che con Giampaolo. Il quale nel derby e contro l’Udinese lo ha lasciato in panchina. In merito al derby così ha parlato, il tecnico granata. «Mancando Morata, e avendo loro attaccanti brevilinei ho deciso per una linea con Lyanco, Nkoulou e Rodriguez». Contestualmente Giampaolo ha motivato le scelte precedenti: «Con l’Inter avevo schierato Bremer terzo di sinistra perché ho voluto opporre a Lukaku un difensore forte fisicamente». Una spiegazione che, almeno a livello tattico, può giustificare l’iniziale linea anti-Udinese che ha visto la nuova esclusione del sudamericano. Gotti ha infatti schierato due attaccanti rapidi come Deulofeu e Pussetto. Ciò che davvero ha sorpreso è stato però l’avvicendamento a inizio ripresa, con Izzo che ha preso il posto di Nkoulou. Un cambio che avrà le sue ragioni tecnico-tattiche, ma che resta comunque di difficile comprensione. […]
Fonte tuttosport.com