LOSANNA (Svizzera) – Ennesima puntata dell’infinita storia di doping di Sun Yang. Il tre volte campione olimpico cinese di nuoto, però stavolta ha incassato un punto a suo favore: il Tribunale federale svizzero ha infatti accolto il ricorso dell’atleta contro il Tas accusato dai legali dello stesso Yang di non essere stato imparziale durante il processo al nuotatore cinese, squalificato 8 anni per doping. L’Alta Corte del tribunale elvetico non è entrata nel merito della sentenza sportiva, ma ha solo chiesto di rifare il processo cambiando i componenti del Tribunale di arbitrato di Losanna: servirà dunque un nuovo procedimento che potrà confermare o variare lo stop inflitto il 28 febbraio scorso al campione cinese che vanta tre ori olimpici con record del mondo dei 1500 stile, e 12 titoli mondiali.
Sun Yang a Tokyo2020?
Sun Yang, che in attesa del nuovo processo può tornare a nuotare a sette mesi dai Giochi di Tokyo, non è comunque fuori dai guai, perché il tribunale svizzero si è espresso solo in merito al ricorso sulla presunta ‘parzialità’ di un giudice, Franco Frattini, del panel del Tas che aveva fermato il nuotatore. In particolare i legali di Sun Yang avevano portato come prova alcuni tweet del presidente della giuria, nei quali si mostrava l’avversione per alcuni esempi di crudeltà sugli animali in Cina. “La decisione del Tribunale Federale svizzero nasce da una contestazione contro il presidente del panel del Tas e non entra nel merito della vicenda“, ha fatto sapere in una nota l’agenzia mondiale antidoping (Wada), pronta a riproporre il caso davanti a nuovi giudici.
Fonte tuttosport.com