(ANSA) – PALERMO, 27 DIC – A pochi giorni dall’annuncio della
beatificazione “in odium fidei”, alcuni cittadini hanno affisso
un manifesto sulla porta della casa del giudice Rosario Livatino
a Canicattì (Ag) affidandogli le sorti della comunità.
L’abitazione del magistrato ucciso trent’anni fa dalla mafia,
sulla strada principale della città, non è stata più aperta
nonostante l’appello di associazioni e cittadini per realizzare
una casa museo. Sul manifesto la foto sorridente del giudice e
la scritta “Beato Rosario Livatino 22 dicembre 2020 Ti affidiamo
il tuo paese…Grazie”. Da alcuni giorni, inoltre, è aumentato
il numero di fedeli che portano un fiore sulla sua tomba del
magistrato. “L’associazione Amici del Giudice Rosario Angelo Livatino che
ha promosso e sostenuto la causa di beatificazione – sottolinea
il presidente Giuseppe Palilla che fu anche compagno di studi
del giudice ora martire della chiesa – da tempo chiede che
l’immobile sia trasformato in struttura museale sede di incontri
e visite con i giovani, laici e cattolici, interessati ai valori
di Legalità, Giustizia, Carità e Fede. La comparsa del manifesto
sul portone di Casa Livatino è un segno – conclude – che ci
spinge alla speranza ed ad andare avanti”.
La cerimonia di beatificazione di Rosario Livatino dovrebbe
svolgersi la prossima primavera tra Canicattì ed Agrigento.
(ANSA).
Fonte Ansa.it