L’ennesima perturbazione sta raggiungendo l’Italia, pilotata dalla vasta circolazione di bassa pressione estesa a gran parte dell’Europa. Aria fredda di matrice artica si tuffa sul Mediterraneo ed enfatizza gli effetti del maltempo.
Il nuovo fronte sarà responsabile di un Capodanno all’insegna della pioggia e anche della neve. L’aria in circolazione tende a rimanere fredda sul Nord Italia, consentendo ai fiocchi di portarsi fino a quote basse e localmente anche pianeggianti.
Le prime precipitazioni sono segnalate in queste ultime ore del 2020, con primi fiocchi a bassa quota sulle Alpi Occidentali e sull’entroterra ligure. Fiocchi radi sono stati segnalati anche in alcune aree di pianura della Lombardia.
Il maltempo entrerà poi decisamente nel vivo nelle prime ore del Capodanno, dal mattino del primo gennaio. I fenomeni si intensificheranno lungo tutto l’Arco Alpino, il Piemonte, la Lombardia e l’Emilia Occidentale. A seguito dell’intensificarsi dei fenomeni, la neve in queste zone si porterà fino alle pianure.
Le nevicate saranno più deboli di quelle di lunedì 28 e anche meno estese, come aree coinvolte. Dovrebbe infatti prevalere la pioggia sulla Lombardia orientale e sul Triveneto, a parte temporanee cadute di fiocchi misti a pioggia.
Le nevicate risulteranno più abbondanti sul Basso Piemonte, il pavese, l’estremo ovest dell’Emilia e l’entroterra ligure. Fioccate potranno spingersi fin sulla costa tra Genova e Savona. Nevicate più consistenti cadranno poi sulle Alpi e Prealpi Centro-Orientali, ma oltre i 400-500 metri d’altezza.
La perturbazione si attarderà per sabato 2 gennaio con precipitazioni più diffuse al Nord e sulle regioni tirreniche. La quota neve, grazie a un temporaneo richiamo mite, si innalzerà però anche al Nord. Solo sulle pianure più occidentali del Piemonte i fenomeni si manterranno in prevalenza nevosi.