“Faremo un ragionamento per le aziende in forte crisi: per loro si può pensare di allungare lo stop” ai licenziamenti e la “Cig. L’obiettivo è evitare lo tsunami occupazionale, formare i lavoratori in transizione, ricollocarli altrove se l’impresa non riparte. Confidiamo poi nella campagna vaccinale e nei suoi effetti positivi sull’economia”. Così la ministra del Lavoro Nunzia Catalfo su ‘La Repubblica’ a proposito della scadenza al 31 marzo per il blocco dei licenziamenti e la Cig Covid gratis.
È il momento giusto per far saltare il governo? “Credo non lo sia. Piuttosto è il momento di rimboccarsi le maniche e correre, se non vogliamo subire, anziché gestire la crisi. Non mettere in atto la Next Generation Eu significa negare il futuro alle nuove generazioni. Non ce lo possiamo permettere”.
“Nei primi mesi vorrei mettere a punto” ammortizzatori sociali, politiche attive per il lavoro. “Per le pensioni, a giugno avremo il piano per superare Quota 100 e garantire flessibilità in uscita. Ho già convocato alcuni tavoli sugli ammortizzatori e il lavoro autonomo. Le commissioni sui lavori gravosi e per separare previdenza e assistenza partiranno a breve. Proveremo a inserire i lavoratori fragili al Covid, con patologie importanti, nella platea dell’Ape sociale”.
“Nel prossimo decreto, dopo la richiesta di nuovo scostamento, andrà subito rifinanziata la Cassa integrazione legata però alla perdita di fatturato – osserva – il fondo per l’anno bianco degli autonomi salirà da 1 a 2,5 miliardi, consentendo la decontribuzione totale alle partite Iva con cali di entrate. Vorrei anticipare anche un’importante politica attiva, la Industry Academy, un programma incentivato per favorire la sinergia tra imprese e università, Istituti tecnici superiori e Regioni. Allungheremo la Naspi per gli over 50 o vicini alla pensione. Metteremo altre risorse sul Reddito di cittadinanza, tra 800 milioni e 1 miliardo. Le domande sono salite del 25% con la pandemia”. Il Reddito di emergenza è “stato richiesto da 700mila persone per 4 mensilità, se occorre lo ripristineremo. Ma il Reddito di cittadinanza va rimpolpato, ci sono più famiglie in bisogno. Di fatto è l’unica misura di contrasto alla povertà in Italia. Meno male che esiste; vogliamo rilanciare con forza le politiche attive a prescindere dal Rdc.
Ecco perché in legge di Bilancio abbiamo introdotto Gol, la Garanzia di occupabilità dei lavoratori: è il piano nazionale per l’occupazione. Al suo interno si muove l’assegno di ricollocazione che abbiamo ampliato anche ai percettori di Naspi e Cig”. Poi dice che la App che incrocia domanda e offerta di lavoro “esiste già: l’incrocio avverrà con l’app Io, usata per il cashback e presto anche per la Cig unica. Ci sarà un unico ammortizzatore per tutti i lavoratori e tutte le imprese, facile da richiedere usando anche l’app: basterà spuntare le ore di Cig. Niente più Iban, Sr41 e altre contorsioni burocratiche. Il 2020 è stato disastroso per la Cig, è ora di semplificare. E se quello passato è stato l’anno dell’Inps, in prima linea sulle politiche passive, questo sarà l’anno dell’Anpal per le politiche attive. Confido nel presidente Parisi, c’è molto da fare”.
Fonte Ansa.it