Era il mese di Ottobre, fine Ottobre per la precisione. Iniziammo a proporvi svariati approfondimenti su quelli che avrebbero potuto essere gli scenari meteo climatici invernali. Inizialmente prendendo in considerazione le proiezioni modellistiche, dopodiché illustrandovi le nostre idee dopo aver cominciato a mettere insieme svariati elementi.
Giungemmo a una conclusione: l’Inverno non sarebbe stato quello dipinto dai modelli stagionali. Non sarebbe stato un Inverno mite, anticiclonico, soleggiato, insomma insulso. No, eravamo convinti che l’Inverno avrebbe mostrato i muscoli, fin da subito. Convinzioni dettate non dal caso, come qualcuno ha insinuato in più di una circostanza, bensì da attente analisi delle innumerevoli variabili atmosferiche.
Capiamo fin troppo bene che allorquando non si hanno le basi scientifiche per affrontare certi argomenti è più facile criticare. E’ più facile smentire, è più facile limitarsi ad osservare i modelli previsionali e da lì stilare una previsione (che poi puntualmente si cambia a seconda delle varie emissioni modellistiche giornaliere). Ma qui non stiamo parlando di previsioni, stiamo parlando di proiezioni stagionali e in quanto tali difficilissime da stilare.
Considerando tutte le variabili atmosferiche di questo periodo possiamo dirvi che l’Inverno non è finito. Anzi, il bello potrebbe arrivare a cavallo tra la seconda metà di gennaio e la prima metà di febbraio. Sarà quello che il periodo propizio al gelo siberiano, sarà quello il periodo in cui ci giocheremo le carte migliori. Prima potrebbe esserci una sorta di reset, magari con un breve periodo d’Alta Pressione, ma poi potremmo vederne davvero delle belle.
Potrebbe essere l’anno buono per grandi eventi invernali, inutile girarci attorno. Poi magari qui da noi non farà nulla, ma alcuni movimenti già s’intravedono in lontananza e il solo poterli osservare è una grande soddisfazione.