(ANSA) – ROMA, 07 GEN – Il plasma da convalescente può
ridurre il rischio di avere il Covid in forma grave se
somministrato nei primi giorni dell’infezione. Lo afferma uno
studio argentino pubblicato dal New England Journal of Medicine,
secondo cui la terapia ha la massima efficacia se somministrata
entro tre giorni dalla diagnosi e se il paziente non ha ancora
nessun sintomo.
Nello studio sono stati reclutati 160 pazienti sopra i 65
anni, metà dei quali ha ricevuto il plasma e l’altra metà il
placebo, tutti al massimo tre giorni dopo la diagnosi. Nel
gruppo trattato il rischio di malattia grave è diminuito del
48%. “Dare il plasma troppo tardi – spiega al New York Times
Fernando Polack, l’autore principale – è come permettere a un
ladro di saccheggiare una casa per ore prima di chiamare la
polizia. Mentre una somministrazione precoce può limitare
l’infezione quando è ancora sul nascere”.
Questo è uno dei primi studi a trovare un beneficio nell’uso
del plasma iperimmune, ricco di anticorpi contro il virus, una
delle prime terapie tentate contro il Covid-19. Sulla stessa
rivista circa un mese fa un altro studio aveva ad esempio
escluso vantaggi per i pazienti gravi dalla terapia, che non
aveva ridotto né il tempo di ricovero né la mortalità. (ANSA).
Fonte Ansa.it