L’inverno sta ormai facendo sul serio dallo scorso Natale, con temperature spesso sotto media. Le frequenti nevicate hanno ammantato Alpi e Appennino, giungendo a tratti fino a quote molto basse sull’Italia Centro-Settentrionale.
Nonostante questa lunga fase fredda, il meglio del meteo invernale probabilmente dovremo ancora vederlo a partire da metà mese, quando addirittura potrebbe salire alla ribalta l’aria più rigida continentale che si sta accumulando sul serbatoio europeo orientale.
Prima abbiamo però a che fare con una fase interlocutoria, nella quale l’Italia risulta contesa fra l’aria fredda artica, che domina ormai da un paio di settimane, e flussi ben più caldi africani che si affermeranno temporaneamente al Sud e su parte del Centro Italia.
In questa fase di forti contrasti termici, il maltempo resterà però assolutamente in auge, soprattutto al Centro-Sud. Una breve tregua potrebbe realizzarsi subito dopo l’inizio della prossima settimana, quando è attesa l’espansione di un promontorio anticiclonico da ovest.
Ci sarebbe il tempo giusto di qualche giorno di tempo stabile e soleggiato dopo il lungo periodo costantemente perturbato. Nel frattempo, un nucleo d’aria gelida tenderà a stabilirsi sul comparto baltico-scandinavo, ulteriormente alimentato da contributi d’aria ancor più fredda dell’anticiclone russo.
A metà della prossima settimana questa imponente massa d’aria gelida si sposterà prima sul comparto orientale europeo e poi sui Balcani. La concomitante ritirata dell’anticiclone delle Azzorre verso ovest e verso nord potrebbe aprire le porte all’arrivo di parte dell’aria gelida verso l’Italia.
L’evoluzione appare ancora molto incerta, come è normale che sia quando ci sono configurazioni legate a spostamenti retrogradi di masse d’aria gelida dalla Russia. Tra il 15 e il 20 gennaio ci sono comunque delle possibilità che anche l’Italia venga coinvolta da aria molto fredda o gelida, con anche neve diffusa.