In Lombardia “la scorsa settimana l’Rt si è improvvisamente innalzato a 1,24 e tenendo conto dei nuovi parametri ci stiamo sicuramente avvicinando alla zona rossa”: così ha spiegato il presidente della Lombardia Attilio Fontana a Sky TG24.
“Mi auguro che questi numeri si invertano” ha aggiunto, ma se non avverrà il rischio della zona rossa è più che concreto. E in questo caso, la zona rossa prevede “la chiusura delle scuole”, tutte. “Stiamo peggiorando in tutti i parametri”.
Sulla campagna vaccinale in Lombardia “non c’è un ritardo perché questa non è una gara a chi arriva prima. Anzi, chi arriva prima rischia di trovarsi in difficoltà” secondo il presidente della Lombardia “Abbiamo concluso con il commissario Arcuri un accordo in base al quale dovremo finire il primo giro di vaccinazioni il 28 gennaio – ha spiegato a Sky Tg24 – e il 28 gennaio finiremo il primo giro di vaccinazioni. Poi dovremo fare il richiamo per cui, dato che deve essere svolto fra il 19mo e il 23mo giorno, dovremo avere la certezza di avere le altre dosi di vaccino, altrimenti c’è il rischio di aver fatto il primo giro e di non averlo per il secondo perché si è arrivati troppo presto. E quindi dover ripartire da capo”. La Lombardia ha quindi tenuto le dosi per il richiamo “per essere sicuri che se iniziamo una operazione, la portiamo a termine”. “Io – ha concluso – non capisco perché si debba in ogni caso creare una sorta di competizione che non ha senso”.
Fonte Ansa.it