Gli effetti meteo dello Strat Warming che si è verificato nel nostro Emisfero, potrebbero contribuire a dare origine a ondate di gelo nelle prossime settimane, e instabilizzare il Vortice Polare stratosferico.
Tuttavia, riteniamo che sia opportuno rammentare che lo Strat Warming da solo non porta il gelo. Ma soprattutto tale fenomeno atmosferico non ha dirette conseguenze sulle condizioni meteo in Italia, e quando ciò si verifica non vuol dire che avremo freddo, gelo, neve. Anche se potremmo averlo.
Lo Strat Warming genera conseguenze atmosferiche su vasta scala, che poi vanno a influenzare inevitabilmente anche le condizioni meteo nel nostro Paese. Ma non è detto che da noi giunga il freddo. Abbiamo avuto circostanze in cui l’Italia si è trovata interessata dall’alta pressione di blocco, ed il gelo è scivolato in Grecia e sull’Egeo, per poi portare alla neve persino in Egitto.
Lo studio dello Strat Warming è utile per avere indicazioni sull’entità che potrebbero raggiungere sul lungo termine le ondate di gelo, ed anche la potenziale evoluzione. Può comportare complicazioni alla circolazione atmosferica del Vortice Polare stratosferico.
Il Vortice Polare stratosferico è una circolazione ciclonica che avviene nelle alte quote atmosferiche della regione polare, e che influenza le condizioni meteorologiche anche delle medie latitudini.
Anche in questo caso, l’Italia non viene interessata dal Vortice Polare stratosferico, bensì dalle conseguenze della sua evoluzione.
Per meglio intenderci, ci chiederete come mai parliamo di Strat Warming e Vortice Polare, e magari molto poco gli altri indici di comportamento del clima, oppure di correnti atmosferiche maestre, come la Corrente a Getto. Diciamo che nella stagione invernale, e in prossimità di questa, dallo Strat Warming e il Vortice Polare scaturiscono intemperie che possono determinare condizioni meteo eccezionalmente avverse.
La Corrente a Getto o Jet Stream è un fenomeno vitale, pressoché perpetuo, che trasporta le masse d’aria da occidente verso oriente. Tale corrente è determinante per prevedere periodi di alta e bassa pressione, ad esempio. D’estate, e i periodi prossimi, teniamo sott’occhio anche un altro elemento chiamato ITCZ. Si tratta di una linea di confluenza posta, alla nostra longitudine, appena sud del Sahara. Il suo movimento verso nord favorisce l’espandersi verso l’Italia dell’anticiclone in quota nordafricano, con conseguenze che ci siamo abituati a conoscere con le lunghe calde estati.
Ma d’inverno, lo sguardo di molti scienziati è indirizzato verso il Vortice Polare ed il forte riscaldamento della Stratosfera: lo Strat Warming.