Ultimamente abbiamo evidenziato quanto sia difficile stilare un trend meteo climatico affidabile, i modelli previsionali continuano a percorrere strade differenti nonostante negli ultimi giorni stiano tentando di allinearsi in un’unica direzione. Ma qual è questa direzione?
Diciamo che rispetto alla scorsa settimana continuano a proporci scenari invernali, anzi fortemente invernali. Ma è cambiato l’orientamento dell’aria gelida, conseguentemente sono mutate le aree potenzialmente colpite. Non più il Mediterraneo, bensì l’Europa centro settentrionale. Ipotesi plausibile, che al momento sembrerebbe poter prevalere sulle altre ma che a nostro avviso avrà necessità di ulteriori revisioni.
L’eventuale scorrimento dell’aria gelida ad alta latitudini, o comunque a nord delle Alpi, deriverebbe dalle difficoltà dell’Alta Pressione delle Azzorre nel spingersi verso nord. Difficoltà a loro volta imputabili a una rivitalizzazione oceanica, ossia potrebbero riapparire depressioni atlantiche di una certa importanza capaci da un lato di inibire il blocco anticiclonico, dall’altro lato di catalizzare il gelo.
Se così fosse, il bacino del Mediterraneo rischierebbe di trovarsi sotto una cupola anticiclonica e il tempo andrebbe incontro a un netto miglioramento. Qual è la nostra opinione? Diciamo che in questo momento l’ipotesi descritta non possiamo escluderla, ma non possiamo escludere che l’attività depressionaria oceanica sia sopravvalutata. Si potrebbe andare incontro a ribaltoni modellistici improvvisi e il Mediterraneo potrebbe nuovamente rientrare nelle dinamiche marcatamente invernali.
La risposta arriverà tra qualche giorno, non temete. In conclusione consentiteci di dirvi che anche qualora l’aria gelida dovesse scorrere a nord delle Alpi potrebbe ugualmente riservarci grosse sorprese e l’Inverno potrebbe comunque accelerare. Magari proprio in ultima decade, magari proprio durante i giorni della merla…