POSSIBILE EVOLUZIONE METEO A 15 GIORNI
Stiamo entrando ufficialmente nella seconda metà di gennaio e si procede spediti verso febbraio. Le condizioni meteo climatiche, sino a questo momento, sono state spesso brutte e possiamo definirle invernali. Ha fatto freddo un po’ ovunque, soprattutto a partire da Natale. La neve è caduta abbondante e continuerà a caderne, anche se all’orizzonte appare un cambiamento importante.
Confermiamo un riassetto barico emisferico, confermiamo una spiccata dinamicità atmosferica che dovrebbe proporci alternanza tra rapide incursioni anticicloniche e altrettanto rapidi affondi depressionari. Si tratterà di affondi nord atlantici, ma con discreto supporto dell’aria fredda artica. Va ricordato che sull’Europa centro settentrionale affluiranno masse d’aria gelida direttamente riconducibili al Vortice Polare.
La ricollocazione barica, a nostro avviso, dovrebbe gettare le basi per un febbraio estremamente interessante. A chi si domanda se i giorni della merla saranno effettivamente i più freddi dell’anno rispondiamo che molto probabilmente non lo saranno. Perlomeno stante gli aggiornamenti modellistici attuali, ma mancando un paio di settimane non possiamo neppure escludere che lo scenario meteo climatico possa mutare radicalmente.
IL METEO A BREVE TERMINE
Nel breve termine continueremo a risentire della circolazione d’aria gelida che sta investendo Balcani, Grecia, Turchia. Effetti che si percepiscono maggiormente nelle regioni adriatiche e del Sud, laddove le temperature sono letteralmente crollate e come previsto abbiamo registrato nevicate a bassissima quota.
Le complicanze dettate da piccole anse cicloniche nord atlantiche, in ingresso da nordovest e quindi sul Tirreno, stanno provocando delle incertezze anche nelle regioni di ponente. Incertezze che si riacutizzeranno nella giornata di domenica, allorquando Centro Sud e Isole Maggiori riceveranno ulteriori precipitazioni. Visto il quadro termico, che si manterrà nettamente invernale, le nevicate continueranno a cadere a bassa quota.
A partire da lunedì e almeno sino a metà della prossima settimana dovremmo poter assistere a un miglioramento. L’Alta Pressione potrebbe riaffacciarsi un po’ dappertutto, determinando sole e temperature in netto rialzo. Saliranno le massime, mentre le minime dovrebbero mantenersi basse o bassissime – dando luogo a gelate diffuse – per via dell’inversione termica. Per lo stesso motivo potrebbero riaffacciarsi anche le nebbie in valli e pianure.
FEBBRAIO IN PREPARAZIONE
Abbiamo parlato di un riassetto barico emisferico, effettivamente un po’ tutti i modelli matematici di previsione confermano un’espansione dell’aria gelida verso ovest, direzione Atlantico. Contestualmente avremo una struttura anticiclonica schiacciata sui paralleli, significa che al momento avrà poco spazio per sortite meridiane e significa che sul Mediterraneo si alterneranno momenti di bel tempo a rapide incursioni cicloniche.
Incursioni che, come detto in apertura, potrebbero portare a crolli termici repentini e alla ricomparsa di neve a bassa quota. Ciò perché l’aria fredda artica andrebbe a sostenere parzialmente tali azioni depressionarie, rinnovando in tal modo scenari meteo climatici invernali.
La ridistribuzione barica potrebbe tuttavia rappresentare uno step importante, se non fondamentale, in vista di febbraio. Febbraio che, ad oggi, potrebbe avere tutte le carte in regole per dimostrarsi un gran mese invernale.
IN CONCLUSIONE
Inverno che sta per prendersi una pausa, almeno alle nostre latitudini, Inverno che comunque non sembra avere la minima intenzione di abdicare. Non così presto.
Rammentiamo che le previsioni meteo con validità sino a 5 giorni hanno una maggiore affidabilità, mentre questa decresce man mano che ci allontaniamo nel tempo.