(ANSA) – BOLOGNA, 18 GEN – “Sulla vicenda di Patrick Zaki si
stanno stratificando crudeltà una dietro l’altra”. Non solo “undici mesi di detenzione illegale e arbitraria senza processo,
senza poter contestare le prove” ma anche ieri, giorno
dell’udienza, “dieci ore bloccato in aula anche quando il suo
caso era stato trattato, perché bisognava trattare tutti gli
altri”. Patrick è stato quindi “dieci ore senza bere, senza
mangiare e senza andare in bagno”. Così all’ANSA Riccardo Noury,
portavoce di Amnesty International Italia.
“Oggi – aggiunge Noury – quando si presupponeva avrebbero
comunicato l’esito dell’udienza, niente, perché non si trova
nessun impiegato che sappia dare all’avvocata l’informazione.
Davvero è la crudeltà al cubo nei confronti di Patrick”.
Sulla pagina Facebook gli attivisti di “Patrick Libero”
sottolineano di non conoscere ancora la decisione del tribunale
sulla detenzione di Patrick. “Dopo aver aspettato più di dieci
ore in tribunale ieri, e oggi da mezzogiorno a sera, gli
avvocati ancora non conoscono la decisione”. Una “attesa
infinita – aggiungono gli attivisti – che condiziona le nostre
vite e il destino di Patrick”. (ANSA).
Fonte Ansa.it