ROMA – Le case automobilistiche di tutto il mondo sono state colpite nelle ultime settimane da una carenza globale di semiconduttori che ha portato a tagli alla produzione e a licenziamenti del personale. Un vice segretario generale dell’Associazione cinese dei produttori di automobili ha affermato la scorsa settimana che la carenza di chip potrebbe aver avuto un certo impatto sull’industria automobilistica cinese a partire dalla fine di dicembre, che potrebbe persistere nel secondo trimestre.
Il problema per Yuan è più sistemico. La catena di fornitura della nazione continuerà a essere vulnerabile fino a quando le aziende cinesi non svilupperanno le proprie capacità di produzione e realizzeranno esse stesse i semiconduttori utilizzati nei veicoli elettrici. “Questa è la grande sfida”, ha affermato Yuan. “Se non affrontiamo il problema, l’industria automobilistica potrebbe tornare dove era decenni fa”.
La carenza di chip per auto in Cina potrebbe persistere per un decennio. Fattori a breve termine come errori negli ordini dovuti a previsioni errate e interruzioni di produzione dovute al Covid-19 si risolveranno naturalmente, ha affermato Yuan Chengyin, direttore generale del National New Energy Vehicle Technology Innovation Center, organismo nazionale cinese dedicato alla mobilità avanzata. Il punto, è che la crescente domanda in Cina di auto elettriche, la sua mancanza di know-how tecnico interno e le tensioni geopolitiche potrebbero far persistere il problema sulla lunga durata. “L’industria dei chip cinese è sotto una pressione enorme”, ha detto Yuan in un’intervista a “Bloomberg News”. “Non credo che il problema possa essere risolto dall’oggi al domani.”
Fonte www.repubblica.it