(ANSA) – ANCONA, 19 GEN – L’incendio nel capannone ex
Tubimar del porto di Ancona sarebbe doloso. Emerge dalle
anticipazioni di alcune perizie di parte, commissionate dalle
aziende danneggiate dal rogo avvenuto nella notte tra il 15 e il
16 settembre dello scorso anno: l’incendio venne domato dopo
diversi giorni di lavoro dai vigili del fuoco che evitarono
conseguenze ed esplosioni ben peggiori, di quelle avvenute, per
sostanze e materiali presenti nelle vicinanze. Non un fatto
accidentale, dunque, su cui sembrava indirizzarsi la Procura di
Ancona, ma doloso. Le fiamme, che hanno causato danni per 10
milioni di euro, provocarono una colonna di fumo nera e densa:
il Comune chiuse parchi e scuole, consigliando di limitare gli
spostamenti e vietando il consumo di vegetali a foglia larga
nella zona.
Secondo le consulenze, nel capannone della zona industriale
si sarebbero susseguiti inneschi multipli, almeno tre, e poi ci
sono quattro mezzi trovati senza tappo del serbatoio: due
muletti, un furgone e una cisterna che fungeva da deposito
carburante, tutti alimentati a gasolio. Anche la Procura attende
il deposito della perizia del proprio consulente, l’ing.
Gianluigi Guidi, di Bologna, affidata a metà ottobre. (ANSA).
Fonte Ansa.it