(ANSA) – TRIESTE, 21 GEN – Nonostante quattro contravvenzioni
già comminate e una chiusura di cinque giorni imposta dalla
Questura (ma non rispettata), il bar ‘Al Foro’ di Trieste oggi è
nuovamente aperto. E il titolare, Fabio Martini, è deciso a non
chiudere, non intimorito nemmeno da una sanzione penale
recapitatagli questa mattina proprio per l’inosservanza della
chiusura di cinque giorni. La ragione è sempre la stessa:
violazione delle misure anti-contagio.
E non mancano i clienti, che ininterrottamente da stamani si
sono alternati nel locale.
“Io devo lavorare perché con l’incasso a fine mese pagherò lo
stipendio dei dipendenti, l’affitto e i fornitori”, ha spiegato
Martini all’ANSA. “Se seguo le regole del governo io a fine mese
sono fallito”.
Il commerciante ha aggiunto inoltre di essere deciso a
proseguire “a oltranza” la sua protesta, sottolineando che
aderisce all’iniziativa nazionale degli esercenti #ioapro. “Ho
avuto oggi la solidarietà di tre colleghi e di tanti cittadini
che ci fanno i complimenti e ci dicono di non mollare”.
La sua richiesta al Governo è di chiudere tutto e di ricevere
ristori totali “se fosse questa narrazione del virus grave come
ci dicono”. Ma, sostiene, “questa è una semplice influenza che
usano per fare delle grandi modifiche a livello internazionale”.
(ANSA).
Fonte Ansa.it