Il meteo europeo è influenzato dalla crescente azione di un blocco d’aria gelida in lenta discesa dall’Artico Russo. Al momento il grande freddo scorre su latitudini medio-alte e si è esteso dalla Russia europea verso l’area baltico-scandinava.
La propagazione del gelo verso l’Europa avviene sotto l’impulso di un anticiclone termico insediatosi sul Circolo Polare Artico. In tal modo il blocco d’aria gelida, associato al lobo siberiano del Vortice Polare, riesce a muoversi con moto retrogrado verso il Nord Europa.
Il gelo non troverà però la strada spianata verso sud e avrà quindi difficoltà ad invadere in pieno l’Europa. Il motivo sarà legato alla presenza di aree cicloniche tra il Vicino Atlantico ed il Regno Unito, in quanto solo un blocco anticiclonico lungo i meridiani atlantici avrebbe incentivato la spinta verso sud del gelo.
Grandi contrasti in Europa
L’Europa resterà quindi spaccata in due, anche in modo molto evidente: basti pensare che sul Mediterraneo sta risalendo aria molto calda dal Nord Africa ad invadere anche l’Italia, in seno ad un promontorio anticiclonico subtropicale.
Che ne sarà del gelo? Sino a sabato non ci saranno grosse novità, con il lago gelido quasi stazionario sul Nord Europa e incapace di guadagnare terreno verso sud. Nel corso del weekend correnti orientali faranno affluire l’aria gelida verso le Isole Britanniche, dove è atteso ghiaccio e neve fino in pianura.
A inizio settimana si confermerà lo stesso scenario, con il limite dell’aria gelida che riuscirà a fare un po’ di strada verso sud, impegnando anche parte del Centro Europa. Il clima si farà particolarmente rigido tra Polonia, Danimarca, Germania e Repubblica Ceca.
Parte dell’aria fredda riuscirà a sfondare anche verso la Francia, mentre sul Mediterraneo non accadrà pressoché nulla sul fronte freddo. Solo tra il 10 ed il 12 febbraio il nucleo gelido arretrerà verso est, con aria fredda che sarà in parte richiamata verso il Nord Italia e le Adriatiche. Non si prevede nulla di eclatante.