POSSIBILE EVOLUZIONE METEO A 15 GIORNI
I modelli matematici di previsione sembrano orientati, ormai decisamente, verso scenari meteo climatici fortemente dinamici. Dinamicità che dovrebbe tradursi in variabilità, a sua volta ascrivibile alla vigorosa circolazione zonale e quindi alla serie di perturbazioni provenienti dall’Oceano Atlantico.
L’aria gelida continentale, che come saprete sta invadendo l’Europa settentrionale e ben presto si estenderà in direzione ovest, verrà risucchiata in aperto Atlantico e liscerà l’Italia, laddove – come detto – si rivedranno correnti occidentali piuttosto vivaci. Inizialmente dovrebbe trattarsi di correnti discretamente fredde, ma certo non gelide, successivamente si dovrebbe procedere in direzione di un quadro meteorologico più consono al tardo Autunno.
La variabilità presuppone, è risaputo, passaggi perturbati ad intervalli più o meno anticiclonici. Ed è ciò che si evince osservando le varie carte previsionali, osservazione che ad oggi ci porta a ritenere l’ipotesi gelo definitivamente tramontata o comunque rimandata alla seconda metà mensile.
IL METEO A BREVE TERMINE
In questo momento siamo sotto l’ala protettrice di un promontorio anticiclonico evidentemente subtropicale. Difatti le temperature, com’era previsto e prevedibile, stanno salendo a dismisura e si torna a parlare – ahi noi – di anomalie positive consistenti.
Rialzo che raggiungerà il top tra venerdì e sabato, allorquando le correnti meridionali faranno schizzare le temperature massime localmente oltre quota 20°C. Ad esempio nelle due Isole Maggiori, ad esempio in alcune zone del Sud Italia. Chiaramente si tratta di valori che nulla hanno a che vedere col mese di febbraio, al contrario avrebbero più senso a marzo inoltrato o addirittura nel mese di aprile.
Fortunatamente la giornata di sabato sarà quella che detterà i tempi del cambiamento, cambiamento che irromperà con foga nella giornata di domenica allorquando vi sarà il transito di un vortice ciclonico. Le temperature crolleranno, tornando su valori invernali, e le precipitazioni risulteranno localmente intense o addirittura violente a causa dei marcati contrasti termici che potrebbero crearsi.
INVERNO AL CAPOLINEA?
Dopo aver osservato e analizzato per giorni i vari modelli matematici è una domanda più che lecita. D’altronde, lo ripetiamo, è da giorni che ci mostrano scenari fortemente atlantici e decisamente poco invernali.
A livello atmosferico registreremo un notevole approfondimento del Vortice Polare, ossia un rinforzo particolarmente pronunciato che a quel punto potrebbe avere ripercussioni non da poco sulla circolazione emisferica. In un primo momento potrebbe esserci spazio per una manovra invernale imponente, manovre che vedrebbe la strutturazione di un blocco anticiclonico oceanico e il conseguente scivolamento di masse d’aria gelida verso sud. Movimenti che, se dovessero realizzarsi, potrebbero riservare grandi sorprese invernali anche sulle nostre regioni.
Il rinforzo del Vortice Polare giustifica ampiamente gli scenari “oceanici”, ovvero la tensione della corda zonale che a quel punto andrebbe a prendere il sopravvento sugli scambi meridiani e soprattutto sui moti antizonali (est-ovest, per capirci). Parliamo di variabilità atmosferica pronunciata, ovvero degli scenari descritti ampiamente nel paragrafo d’apertura.
IN CONCLUSIONE
L’Inverno sembra avviarsi mestamente verso la conclusione e potrebbe non lasciare il segno. Questo ciò che dicono i vari modelli matematici ma la nostra opinione è che lo spazio per qualche irruzione fredda, se non per qualche ondata di gelo, ci sia ancora.
Rammentiamo che le previsioni meteo con validità sino a 5 giorni hanno una maggiore affidabilità, mentre questa decresce man mano che ci allontaniamo nel tempo.