(ANSA) – BEIRUT, 04 FEB – E’ stato ucciso in Libano un
noto intellettuale, attivista politico, editore, fondatore e
direttore di una delle più importanti organizzazioni non
governative libanesi, e noto per essere in aperto dissenso con
gli Hezbollah.
Secondo quanto riferito dai media locali, il corpo senza vita
di Loqman Slim, 58 anni, è stato ritrovato stamani nella sua
auto nel sud del Libano, in una località a circa 70 km a sud di
Beirut, nel distretto di Zahrani. Dalle prime informazioni
risulta evidente sul capo il foro di una pallottola. Da ieri sera si erano perse le tracce di Slim, che in giornata
si era recato nel sud del paese per ragioni personali. I
familiari avevano dato l’allarme nelle ultime ore perché il suo
telefono cellulare risultava irraggiungibile.
Slim, originario di una famiglia sciita di spicco della
periferia sud di Beirut, negli ultimi decenni diventata la
roccaforte degli Hezbollah filo-iraniani, si opponeva
apertamente col suo lavoro, le sue pubblicazioni e i suoi
interventi pubblici al principio del confessionalismo politico,
all’identitarismo e all’egemonia culturale e politica di
Hezbollah. Difensore invece dei principi di cittadinanza, di pari
opportunità, di uguaglianza dei cittadini al di là delle loro
appartenenze confessionali, Slim era da anni una figura di
riferimento per l’attivismo civile in Libano e in Medio Oriente.
Aveva fondato una casa editrice e, nei primi anni 2000, aveva
dato vita con la moglie tedesca Monika Borgman
all’organizzazione Umam (Nazioni) per la conservazione della
memoria collettiva scritta e orale libanese.
Gli uffici e lo spazio espositivo dell’organizzazione Umam
erano sempre stati nel cuore della periferia sud di Beirut, a
Haret Hreik, nonostante Slim e i suoi collaboratori avessero più
volte ricevuto pressioni dalle istituzioni locali e minacce,
anche di morte, da parte di sostenitori di Hezbollah. (ANSA).
Fonte Ansa.it