Nello scorso weekend il caldo anomalo ha fatto giustamente notizia, con mezza Italia che ha sperimentato un’aria improvvisamente primaverile. L’ondata di caldo è stata persino feroce per il periodo tra il Sud e le Isole Maggiori con le temperature che in alcuni casi hanno stabilito dei veri e propri record.
In Sardegna e Sicilia si sono raggiunti picchi termici localmente tipici d’inizio estate, sebbene in modo piuttosto localizzato come avviene spesso con il caldo fuori stagione. Questa fase climatica così eccezionale è derivata dal ghibli, il vento caldo arrivato direttamente dal Sahara.
Febbraio vede sempre più spesso brevi fiammate di caldo precoce che un tempo erano assolutamente impensabili, non a caso ogni volta si raggiungono con facilità dei nuovi record. In genere queste fasi calde avvengono con più facilità verso fine mese.
Quest’anno invece il caldo assurdo si è realizzato a inizio mese. In termini di paragone, l’eccezionalità di questo caldo, almeno nelle aree più coinvolte, sarebbe come la neve diffusa sulle coste del Sud o delle Isole Maggiori.
Attenzione, si potrebbe passare da un estremo all’altro
Non a caso parliamo di neve, perché l’inverno ha ancora molto da dire, aldilà della sensazione che la primavera stesse affrettando i tempi. Invece questa è stata una falsa illusione per gli amanti della primavera, in men che non si dica potremmo tornare a battere i denti.
Ora è calato il sipario sul caldo anomalo dei giorni scorsi e vivremo una fase interlocutoria, in attesa di un possibile notevole ruggito dell’inverno. Ci sono tutte le possibilità perché febbraio possa regalare il freddo più importante della stagione, con anche concrete chances di neve a quote molto basse.
Le proiezioni dei centri meteo, da confermare, individuano l’espansione di un’ondata di gelo dalla Russia e dall’Europa Orientale, nei giorni poco prima di metà mese. Se l’Italia fosse colpita in pieno, rischiamo un evento di gelo importante, a breve distanza da quello che è stato un evento opposto di caldo record.