(ANSA) – ANCONA, 10 FEB – Due coniugi – lui sceneggiatore e
scrittore, lei produttrice televisiva, del Pesarese – sarebbero
stati raggirati da un 40enne romano, sedicente consulente per
questioni economico-finanziarie, che avrebbe dovuto aiutarli a
risanare problemi di liquidità legati alla gestione di un
patrimonio importante, invece li avrebbe indotti dal 2017 a
compiere operazioni che ne avrebbero progressivamente
assottigliato le proprietà comprendenti anche immobili, in
qualche caso impossessandosene lui stesso anche tramite terzi:
nel patrimonio c’erano anche un appartamento, quote di società
con complessi alberghieri e immobiliari nel Pesarese e opere
d’arte.
L’indagine è stata eseguita dai finanzieri del Nucleo di
Polizia Economico Finanziaria di Pesaro, coordinati dal pm Maria
Bice Barborini della Procura di Roma: la vicenda infatti si
colloca nella Capitale dove per una vita i due coniugi hanno
calcato le scene e dove sono stati sottoscritti vari contratti
per le operazioni incriminate; le parti offese però risiedono
ora nel Pesarese. Dopo gli accertamenti su contratti,
transazioni finanziarie e conti correnti, gli investigatori
ipotizzano i reati di truffa e appropriazione indebita a carico
del 40enne insieme alla moglie, alla sorella e a un terzo uomo:
l’accusa è aver compiuto azioni in danno dei due coniugi.
Circostanze per cui è stato eseguito anche un decreto, emesso
dal Tribunale di Roma su richiesta del pm Barborini, con il
quale sono state sequestrate le quote della società immobiliare,
oramai in gestione alla moglie del 40enne, un’auto di lusso
comprata con i denari prelevati dai conti dei coniugi, conti
correnti e una cassetta di sicurezza bancaria. Tutto ciò al fine
di rimettere i beni nella disponibilità dei coniugi raggirati.
(ANSA).
Fonte Ansa.it