Su 25 componenti del Governo Draghi, incluso il Presidente del Consiglio, sette non hanno un account su Facebook e/o su Twitter, e 3 hanno una presenza solo su Twitter.
Tutti coloro che sono presenti su Facebook e Twitter lo sono anche su Instagram, fatta eccezione per quanto riguarda Colao.
Vedremo se in seguito alla nomina a ministro le cose cambieranno, ma oltre a mappare la presenza, o meno, su alcune delle principali piattaforme social da parte dei componenti del nuovo governo, abbiamo analizzato anche la loro presenza sui due social che hanno il maggior numero di utenti nel nostro Paese: Facebook e Instagram.
Per entrambe le piattaforme ANSA e DataMediaHub hanno analizzato il numero di fan/follower e il tasso di crescita, il numero di post medi giornalieri, il numero di interazioni che tali post generano e il relativo tasso di coinvolgimento. I dati dell’analisi svolta si riferiscono al periodo 09 – 15 febbraio, e gli incrementi sono in riferimento alla settimana precedente quando, alcuni di loro, non erano ministri.
Per numero di fan Luigi Di Maio domina assolutamente su tutti gli altri con un rapporto, circa, di dieci a uno sul secondo: Speranza.
Va detto che, come sappiamo, entrambi erano già ministri nel precedente Governo, e dunque hanno avuto tempo e visibilità per consolidare le rispettive posizioni.
Seguono tre dei neo-ministri: Gelmini, Carfagna e Orlando. La loro nomina non pare aver fatto esplodere la voglia di seguirli su Facebook da parte delle persone.
Infatti, come mostra l’infografica, i tassi di crescita del numero di fan sono modesti. In ultima posizione, per numero di fan, troviamo il neo-ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale, Colao, con soli 670 fan per la sua fanpage.
Colao oltre alla propria pagina Facebook ha anche un proprio profilo personale. In entrambi i casi, come vedremo entrando nel merito dei dati qualitativi della nostra analisi, la presenza è ridotta.
Se il neo Presidente del Consiglio ha ‘suggerito’ ai membri del proprio governo di parlare meno che in precedenza, o quantomeno di anteporre i fatti alle parole, pare che l’invito non sia stato raccolto.
Dei 15 ministri che hanno una presenza su Facebook sono solamente due coloro che non hanno caricato alcun contenuto da quando hanno ricevuto l’incarico.
Il ministro per la pubblica amministrazione, Brunetta, e la ministra per il Sud e la coesione territoriale, Carfagna sono coloro che hanno postato di più su Facebook.
Una media giornaliera di oltre due post per entrambi. Al terzo posto il ministro degli esteri, Di Maio, con poco più di un post al giorno. Se si escludono il ministro della difesa, Guerini, e quello dei beni e delle attività culturali, Franceschini, che sono i due che non hanno postato alcunché in questa ultima settimana, è Guerini colui che posta meno di tutti su Facebook, con circa un post ogni quattro giorni di media.
Naturalmente, con un seguito così ampio, è Di Maio colui che genera il maggior numero di interazioni [like + “reaction” + commenti + condivisioni] su Facebook. Mentre è la ministra per le Pari Opportunità e la famiglia colei che genera il maggior tasso di coinvolgimento. Coinvolgimento che, fatto cento tutte le interazioni, è generato per il 72% da mi piace e le altre reaction, per il 22% dai commenti e per il 6% dalle condivisioni. I suoi post che generano maggior engagement sono quelli di solo status, di solo testo.
Come su Facebook, anche su Instagram è Di Maio ad avere di gran lunga il maggior numero di follower. Lo seguono, con notevole distacco le due ministre di Forza Italia. Brunetta e Fabiana Dadone, neo-ministra per le politiche giovanili, sono coloro che ottengono il maggior incremento di follower in percentuale, ma hanno rispettivamente meno di 5 mila e poco più di 6 mila persone che li seguono sulla piattaforma social di foto e video.
Complessivamente sia il numero di follower che quello dei post medi giornalieri su Instagram sono decisamente inferiori rispetto a quelli di Facebook.
Franceschini e la Stefani, neo-ministra per le disabilità, non hanno postato alcun contenuto. Al contrario un altro dei neo-ministri, Brunetta, è colui che carica il maggior numero di contenuti, con una media giornaliera di oltre due post/die. Post che nell’81% dei casi sono foto e solamente per il restante 19% video.
Così come per Facebook è sempre Guerini colui che posta meno di tutti. In media poco più di un post ogni dieci giorni circa.
Di Maio, primo per numero di interazioni, con il triplo della seconda, la ministra Carfagna. Garavaglia e Orlando invece dominano per tasso di coinvolgimento, rispettivamente il 52.76 e il 28.86 percento. Ma il valore assoluto di interazioni è davvero ridotto per entrambi, anche perché l’attuale ministro del turismo è ultimo per numero di follower. Solamente 760. Su Instagram nell’ultima settimana ci sono stati 1.17 post, in italiano, che parlavano di turismo. E questi hanno generato poco meno di due milioni di interazioni.
Fonte Ansa.it