Dando uno sguardo alle mappe termiche, quelle relative alle anomalie a 1500 metri di quota, c’è poco da dire: arriverà la Primavera. La prossima settimana, da questo punto di vista, segnerà un netto cambio di passo rispetto all’andatura tenuta sino ad oggi.
L’ondata di gelo, le cui potenzialità erano enormi (basta dare un’occhiata a quanto accaduto in Grecia e Turchia), diverrà presto un ricordo. Tra qualche giorno ci ritroveremo qui, come sempre, a parlare di anomalie positive. Non anomalie qualsiasi, osservando l’immagine possiamo renderci conto che i termometri faranno segnare temperature sino a 8-10°C superiori alle medie stagionali.
Onestamente c’eravamo scordati di certe situazioni. In uno dei prossimi articoli stileremo un bilancio dell’Inverno, ma possiamo anticiparvi che sinora è stato una stagione assolutamente normale. Una stagione per certi versi “vecchio stile”, che ha visto l’Europa assaporare scenari invernali così crudi come non si vedevano da decenni.
Ma la domanda che in tanti ci state ponendo è la seguente: quanto durerà il tepore primaverile? E ancora: è giusto definirlo “caldo anomalo”. Rispondiamo subito al secondo quesito: sì, è giusto. Che sia più corretto definirli tepori primaverili non ci piove, ma il termine caldo anomalo è utilizzato per identificare una situazione di eccesso termico. Così sarà, sarà eccesso termico imponente.
La risposta al primo quesito non possiamo darvela con certezza, possiamo semplicemente sostenere che i cambiamenti non dovrebbero tardare ad arrivare e il cupolone africano potrebbe salutarci dopo una permanenza di 3-4 giorni. Poi sì, dovremo capire che tipo di cambiamento sarà o meglio, dovremo capire se sarà un cambiamento definitivo e la sensazione – ad oggi – è che possa rappresentare un cambiamento verso condizioni meteo climatiche nuovamente invernali.