VERONA – Stop a moduli cartacei e mesi di attesa per l’aggiornamento dei punti della patente di chi commette un’infrazione. Parte da Verona la prima procedura nazionale interamente telematica. Da lunedì 22 febbraio, coloro che riceveranno un verbale con decurtazione punti, non dovranno più prendere carta e penna e compilare a mano il modulo per segnalare chi era alla guida. Basterà, invece, collegarsi al sito patenteapunti.comune.verona.it, accedere tramite Spid o i dati presenti sul verbale, e compilare i campi richiesti. Realizzato dal Comune che è il primo in Italia a farlo, il portale permetterà di fare tutto online fornendo così un servizio alle persone nell’adempimento dell’obbligo.
Verrà semplificata la vita del cittadino, ma anche velocizzata tutta la procedura. Finora, una volta ricevuto il modulo, gli agenti della Polizia locale dovevano reinserire le voci manualmente, avviare le verifiche sulla correttezza dei dati rilasciati, per poi inviare il tutto alla banca-dati della Motorizzazione Civile. Ora invece una volta arrivato il modulo elettronico, il sistema Giano, collegato a tutte le banche dati, compresa Anagrafe e Pubblico Registro Automobilistico, verificherà l’esattezza dei dati inseriti nell’autodichiarazione, dopodiché basterà un click per spedirla elettronicamente alla Motorizzazione. Un sistema informatico avanzato che non lascerà scampo ai ‘furbetti’, per i quali sarà molto più complicato rilasciare informazioni mendaci con dati di patenti scadute, smarrite o di persone che non possono più guidare. Tra le infrazioni più ricorrenti con decurtazioni punti il superamento del limite di velocità e l’utilizzo del cellulare alla guida. Per i meno avvezzi alla tecnologia, rimarrà comunque possibile la compilazione del modulo cartaceo, come avvenuto fino ad ora.
“Un nuovo servizio smart per la nostra comunità – spiega il sindaco Federico Sboarina – che va ad aggiungersi alle numerose azioni intraprese negli ultimi anni per sburocratizzare e digitalizzare le procedure amministrative – ha detto il sindaco -. Un sistema informatico all’avanguardia, primo in Italia, che permetterà non solo di agevolare i cittadini e velocizzare il lavoro degli uffici, ma anche di scovare immediatamente chi rilascia false autocertificazioni. Non basta parlare di semplificazione, bisogna farla, metterla in atto. E questo ne è sicuramente un esempio. Oltre che un modo per garantire un servizio pubblico migliore, sempre più efficace”.
Fonte www.repubblica.it