(ANSA) – QUITO, 21 FEB – Il Consiglio nazionale elettorale (Cne) dell’Ecuador ha ufficializzato la notte scorsa che, sulla base dei risultati delle elezioni del 7 febbraio, il candidato progressista Andrés Arauz (Unes), con il 32,72% dei voti, e quello conservatore Guillermo Lasso (Creo-Psc) con il 19,74%, parteciperanno ad un ballottaggio l’11 aprile per stabilire chi dei due sarà il successore del presidente Lenin Moreno.
Si apre ora una fase in cui secondo la legge elettorale i candidati esclusi potranno presentare ricorsi. Ed è quello che
quasi certamente intende fare il candidato ambientalista indigeno Yaku Pérez, del partito Pachakutik che, terzo con il
19,38% dei suffragi, è convinto che la sua esclusione dal ballottaggio sia “frutto di brogli”.
Per questo ha organizzato con l’appoggio di varie organizzazioni indigene una marcia di quasi 700 chilometri che,
partita da Loja, arriverà a Quito martedì prossimo. Le sue richieste riguardano un nuovo conteggio del 100% dei voti della popolosa provincia di Guayas e del 50% di quelli di molte altre province.
Per il momento il Cne ha accolto parzialmente soltanto un suo ricorso per un nuovo scrutinio di voti in una trentina di seggi delle province di Guayas e Los Rios. Le decisioni del Cne possono però ora essere impugnate davanti al Tribunale del contenzioso elettorale (Tce) per un nuovo esame dei ricorsi, Arauz è un economista di 35 anni che fra il 2015 ed il 2015 è stato ministro dell’ex presidente Rafael Correa, attualmente esule in Belgio.
Lasso invece è un uomo d’affari e imprenditore di 65 anni, già governatore di Guayas, e al terzo tentativo di conquista della massima carica dello Stato.
Fonte Ansa.it