Frenata per la Roma nel posticipo della 23ª giornata, che ha visto la squadra di Fonseca fermata sullo 0-0 da un Benevento capace di reggere l’urto anche nell’ultima mezzora giocata in dieci per l’espulsione dell’ex torinista Glik (doppia ammonizione). Non sono bastati l’ingresso di Dzeko e di El Shaarawy nella ripresa ai capitolini, che nel recupero hanno sperato per un rigore inizialmente concesso dopo un fallo sul ‘Faraone’ ma poi revocato su segnalazione del Var (fuorigioco di Pellegrini). Un’occasione persa per i giallorossi, che rosicchiano solo un punto al Milan secondo (ora a +5) e prossimo avversario nello scontro diretto dell’Olimpico
Benevento-Roma: tabellino e statistiche
Si vede solo Lapadula
Emergenza dietro per Fonseca, costretto a lasciare il ‘jolly’ Cristante in infermeria con gli altri infortunati Kumbulla, Smalling, Ibanez e Santon: il portoghese rispolvera così Fazio nella difesa a tre (mentre in panchina si rivede Juan Jesus) e ‘adatta’ Spinazzola da centrale di sinistra con Bruno Peres in fascia ‘contromano’, mentre davanti Borja Mayoral viene ancora preferito a Dzeko (doppietta nel 5-2 dell’andata) come terminale del 3-4-2-1. Sull’altro fronte Pippo Inzaghi deve fare a meno solo di Letizia e può scegliere come disegnare il suo ‘albero di Natale’, con Barba preferito a Caldirola in mezzo alla difesa e Foulon a sinistra, mentre davanti sono Ionita e Caprari i trequartisti dietro a Lapadula. Il copione della gara è subito chiaro: a fare la partita è la Roma, incapace però di scalfire le certezze difensive del Benevento che aspetta compatto e riparte, come al 15′ quando va in gol con Lapadula scattato però in posizione di fuorigioco sulla verticalizzazione di Viola. Troppo lento il giro palla dei giallorossi che ci provano allora dalla distanza con capitan Pellegrini, sul cui destro mette però i guanti Montipò. Le ‘streghe’ non stanno a guardare e c’è lavoro anche per Pau Lopez, chiamato due volte in causa dall’ispirato Lapadula. Prima del riposo poi altra doppia chance per il Benevento (un colpo di testa di Glik respinto da Villar seguito da una conclusione di Barba bloccata da Pau Lopez) e un tiro alto del romanista Borja Mayoral dopo una ripartenza guidata da Mkhitaryan.
La squadra di Inzaghi resiste in dieci
Si va all’intervallo senza reti e al rientro in campo ci sono gli stessi ventidue ma sembra un’altra partita, con ritmi alti e un avvio scoppiettante: ci prova subito la Roma con un colpo di testa di Fazio e poi con Mkhitaryan, contenuto da Depaoli e da Montipò in uscita, mentre sull’altro fronte è lungo di poco il lancio di Viola per Caprari. La strada del Benevento si fa però in salita al al 57′, quando Glik si prende il secondo giallo per una dura entrata su Mkhitaryan e Fonseca decide allora che è giunta l’ora di Dzeko (detro al posto di Veretout), mentre Inzaghi risistema i suoi con il 4-4-1 inserendo prima Caldirola per Viola e poi Insigne per Caprari. La Roma prova subito ad approfittarne, ma Montipò è attento sul tiro al volo di Karsdorp e anche in dieci i campani tengono bene il campo. Il tecnico romanista passa allora al 4-2-4, giocandosi anche la carta Pedro (fuori Karsdorp) e gettando nella mischia Juan Jesus al posto dell’ammonito Fazio, mentre nel Benevento Lapadula e Hetemaj fanno spazio a Moncini e Tello. Ed è proprio quest’ultimo ad avere la palla buona, mentre la Roma spinge collezionando solamente angoli, ma se l’allunga e non riesce a calciare. El Shaarawy per Mkhitaryan è l’ultima mossa di Fonseca, che vede però la sua Roma sbattere contro il muro dei sanniti con Caldirola che al 93′ respingere sulla linea un tiro ravvicinato di Pellegrini. Al 95′ poi l’arbitro fischia un rigore per fallo di Foulon su El Shaarawy ma torna sui suoi passi quando il Var gli segnala un fuorigioco di rientro di Pellegrini. È l’ultimo brivido: finisce 0-0 e può far festa Inzaghi, appena espulso per proteste, mentre Fonseca esce dal campo con il rammarico per l’occasione persa.
Fonte tuttosport.com