(ANSA) – ROMA, 23 FEB – Massimo Scaccabarozzi, presidente
di Farmindustria e di Janssen Italia, è stato convocato per
giovedì dal ministro Giorgetti per fare il punto sulla
produzione italiana di vaccini: “Qualcosa si può fare, ma
bisogna vedere con che autorizzazioni e in che tempi”, spiega in
un’intervista a La Stampa.
Ci sono aziende potenzialmente disponibili “ma bisogna capire
se hanno delle linee adatte ai vaccini Covid, quali parti
possono realizzare e se non sono già impegnate per gli antidoti
di morbillo e influenza” aggiunge Scaccabarozzi. Potenzialmente “possiamo infialare tutti i vaccini d’Europa, ma non basta”.
Alcune aziende “stanno studiando se riescono a dedicare una
linea ai vaccini Covid o a trovare i bioreattori per creare i
liquidi da infialare”. Il presidente di Farmindustria dirà à
Giorgetti che “si tratta di una missione delicata. Se anche
trovassimo i bioreattori necessari ci vorrebbero 4-6 mesi dal
momento della loro attivazione per ottenere i vaccini”.
Adesso “tutti vogliono i vaccini, ma tra qualche mese non
sarà più così. Una pianificazione nazionale sarebbe sicuramente
utile anche per il futuro, in vista di altre epidemie, però chi
si mettesse a produrli ora necessiterebbe di garanzie”. E “servirebbe uno snellimento di autorizzazioni e ispezioni”.
Obbligare le case farmaceutiche a concedere le licenze “è
inutile. Basterà un contratto di fornitura in conto terzi, di
quelli che in Italia si usano da sempre tanto che siamo i
maggiori contoterzisti d’Europa”. Il ritardo dei vaccini è solo
un problema di produzione, “il contratto europeo funziona
– sottolinea – e impedisce alle case farmaceutiche di vendere
direttamente per evitare ingiustizie e concorrenze inutili”.
Janssen Italia è la società di Johnson&Johnson che ha
sottoposto all’Ema il suo vaccino. Si spera venga approvato “entro marzo e da aprile ci sarà un vaccino in più”. Gli studi
clinici su 44mila persone dimostrano che funziona una sola dose, “ma sarà l’Ema a dire l’ultima parola. Per prudenza stiamo
testando anche le due dosi per vedere se danno un’immunità più
lunga”. All’Ue arriveranno 200 milioni di dosi di questo vaccino “entro l’anno, di cui all’Italia 27 da aprile a dicembre”.
(ANSA).
Fonte Ansa.it