(ANSA) – NAPOLI, 23 FEB – Quattro dei conti correnti sui
quali venivano versati gli illeciti profitti della pirateria
multimediale italiana sono stati attivati su filiali di istituti
bancari che si trovano a Napoli. A rendere nota l’informazione è
Emme-Team, lo studio di consulenza italo-statunitense che si sta
occupando, tra l’altro, di fare luce sulla morte di Tiziana
Cantone, la giovane vittima di revenge-porn trovata morta in
casa il 13 settembre 2016 a Mugnano (Napoli).
“Tutte queste prove certificate dalla Corte statunitense e
dai gestori di servizi internet, – si legge nella nota di
Emme-Team – sono già state messe a disposizione della Guardia di
Finanza e consegnate alla Procura della Repubblica di Napoli”.
Il capoluogo partenopeo, con la possibilità di bloccare le
violazioni on line e di ottenere il risarcimento del danno
subito, grazie ai tabulati internet consegnati su ordine della
Corte Federale, “può diventare il simbolo della lotta alla
Pirateria”. Le informazioni ottenute da Emme-Team sono frutto
del procedimento federale civile statunitense intentato da Emme
Team in rappresentanza di Lux Vide SPA, per la pirateria
multimediale delle loro produzioni cine-televisive e
successivamente grazie alle richieste di blocco della
distribuzione illegale dei propri brani musicali da parte di
artisti tra cui l’autore di testi Mogol, i cantautori Bobby
Solo, Gianni Bella ed altri autori letterari è finalmente
possibile, dopo due anni di intenso lavoro e grazie ai tabulati
internet consegnati su ordine della Corte Federale, conoscere
l’identità di chi da quasi vent’anni gestisce tutti i server
utilizzati dalla pirateria italiana. (ANSA).
Fonte Ansa.it