Il rover Perseverance della Nasa ha effettuato la prima registrazione ambientale sulla superficie di Marte, dal momento in cui è atterrato al suolo. Si tratta dei rumori del vento che soffia sul pianeta rosso, oltre al suono meccanico del rover.
L’ambiente marziano non è quindi certo così silenzioso come chiunque potrebbe pensare. La registrazione ha messo in evidenza il soffio del vento, fenomeno assolutamente presente su Marte. I venti possono infatti raggiungere intensità occasionalmente da tempesta.
Lunedì 22 febbraio la NASA ha annunciato questo primo audio esclusivo, insieme a nuove straordinarie riprese video del rover che testimoniano la discesa e l’atterraggio di giovedì scorso, che certo non ha deluso le aspettative.
Le immagini sono tra le più sofisticate mai scattate su Marte e offrono viste inedite del rover che si avvicina al suo sito di atterraggio. Le riprese sono state fatte da più telecamere, subito dopo l’ingresso del veicolo nell’atmosfera del pianeta rosso.
Come avviene sulla Terra, anche Marte ha le sue 4 stagioni. Le differenze termiche, derivanti dall’inclinazione dell’asse del pianeta, portano quegli squilibri che generano il vento. Quando il vento raggiunge una certa intensità, è sufficiente a sollevare enormi nubi di polvere dalla superficie.
Il suono del vento su Marte era già stato registrato nel dicembre 2018 dal lander Insight della NASA. Quell’audio era quasi impercettibile, captato solo grazie al sismometro e al sensore di pressione dell’aria montati a bordo del lander, che permisero di registrare le deboli vibrazioni generate dal vento.