(ANSA) – LONDRA, 23 FEB – Circa 12 milioni di mascherine
professionali ad elevato grado di protezione fornite a medici e
infermieri del servizio sanitario nazionale britannico (Nhs)
potrebbero non essere state prodotte nel pieno rispetto degli
standard di sicurezza e per questo sono state ritirate. Lo
rivela un’inchiesta condotta dalla Bbc sullo sfondo delle
polemiche riemerse negli ultimi giorni sulle procedure sprint di
una serie di contratti per la fornitura urgente da parte di
aziende private di dispositivi di protezione autorizzate l’anno
scorso nel pieno del primo drammatico picco della pandemia da
Covid da Matt Hancock, ministro della Sanità del governo di
Boris Johnson.
Le maschere in questione, di tipo FFP3, più sofisticate delle
normali mascherine chirurgiche e destinate in particolare a che
lavora nelle terapie intensive, erano state a gennaio al centro
di un appello della British Medical Association (Bma), storico
sindacato dei medici britannici, che ne aveva sollecitato una
più ampia distribuzione negli ospedali. Lo stop riguarda anche
uno stock di guanti sanitari che non avrebbero superato i
controlli di qualità. Il ministero della Salute ha da parte sua
evitato commenti, limitandosi a sottolineare che i controlli
sono la norma, a tutela di medici e infermieri, e che la
sicurezza dello staff ospedaliero è “una priorità assoluta”.
Intanto i dati odierni sulla pandemia confermano un calo dei
casi (a circa 8.500 i contagi giornalieri, su 670.000 tamponi
eseguiti) e dei ricoveri alimentati negli ultimi mesi
dall’aggressiva ‘variante inglese’ del virus; con un aumento
ulteriori delle prime dosi dei vaccini a quasi 18 milioni e dei
richiami a quasi 650.000. Ma anche una frenata ancora lenta del
numero dei morti, con altri 548 decessi censiti nelle 24 ore,
incluso un recupero statistico parzialmente riferibile a ritardi
del weekend. (ANSA).
Fonte Ansa.it