FIRENZE – “A Firenze sto bene, anche la mia famiglia sta bene. Per me questo è importante: sono felice se loro stanno bene. Vado in centro ogni tanto ma la testa è soprattutto al campo. Soprannome? In Costa d’Avorio mi chiamavano Micoud per un pappagallo che avevo. In Italia mi chiamano anche gazzella. Il mio gol più bello? Il primo in Serie A. Chi mi ispira? Drogba“. L’attaccante della Fiorentina Christian Kouame ha risposto alle domande dei tifosi sul canale ufficiale viola: “La prima volta in Italia sono arrivato a Sesto, in provincia di Firenze. Ho girato l’Italia e giocare qui è una cosa meravigliosa. Quando vedevo i giocatori in tv io avevo sempre il desiderio di arrivare a giocare come loro, poi mi è capitato. Quando è arrivato il presidente del Prato non ci credevo. Gli ho detto di sì ma tornato a casa dissi a mio padre che non ci credevo. Ho realizzato quando ho fatto i documenti”.
Prandelli mi mette pressione
“Amici nello spogliatoio? Faccio sempre battute con Bonaventura. E sono molto legato a Pulgar. Prandelli? Mi sta tanto addosso, vuole tirare fuori il meglio da me. Mi conosce e sa che tipo sono, cerca sempre di mettermi pressione. Sogno? Ritrovare la strada per fare gol. Dopo il gol sarò più tranquillo perché ci penso sempre e so che così non viene. Devo restare sereno e arriverà. Ringrazio i tifosi, anche in questo momento non semplice mi arrivano tanti messaggi. Per noi è difficile andare in campo e non sentire il loro affetto”.
Verso l’Udinese
“Udinese? L’approccio deve essere come quello contro lo Spezia. Dobbiamo andare là, essere consapevoli della nostra forza e cercare di vincere questa partita perché è una gara decisiva. Abbiamo già vinto contro di loro all’andata e in Coppa Italia: sono una buona squadra ma dobbiamo cercare di puntare punti a casa. Mi manca cattiveria? Io sono sempre stato così. Dico solo che appena trovo il gol mi sblocco”.
Fonte tuttosport.com