ROMA – Scommesse clandestine, tradimenti, amori, prostitute e grandi piloti: già dopo poche pagine appare chiaro che “Rapiremo Niki Lauda”, l’ultimo libro di Carlo Cavicchi (192 pagine, Minerva Edizioni, 19 euro) è un vero giallo. Di conseguenza il “rischio spoiler” qui è elevatissimo, qualsiasi cosa si dica. Già perché qui i colpi di scena si susseguono pagina dopo pagina, e rovinarne anche uno solo comprometterebbe poi il divertimento del lettore. D’altra parte davanti a questo libro una cosa appare subito chiara: Cavicchi si è divertito a scriverlo e questa è la migliore premessa per il fatto che il divertimento si possa trasferire anche al lettore.
Senza rovinare la trama – quello che succederà lo spiega subito fin dall’inizio il titolo… – ad ogni modo possiamo dire che le righe si snodano tutte intorno ad un diabolico piano di rapimento del più famoso pilota dell’epoca, Niki Lauda. E qui l’invenzione romanzesca sposa la tragica realtà di quegli anni quando i rapimenti erano all’ordine del giorno e quando i ricchissimi piloti di F1 erano spesso nel mirino delle bande criminali. E qui la grande esperienza di Cavicchi e la sua conoscenza delle corse viene in soccorso della narrativa, dando consistenza e concretezza alla storia e all’ossatura del libro. Al punto che, alla fine, al lettore il dubbio viene: ma Lauda è stato rapito davvero? E la storia è successa anche nella realtà? Ecco, quando succede una cosa del genere, il romanzo fa centro. Come nei sogni, quelli che sembrano davvero reali sono sempre i più belli…
Fonte www.repubblica.it