Una grande eruzione è iniziata nel vulcano indonesiano Sinabung alle 23:42 UTC del 1 ° marzo 2021, espellendo cenere fino a 12,2 km sul livello del mare. Questa è la sua prima grande eruzione dall’agosto 2020. L’eruzione ha prodotto flussi piroclastici fino a 5 km lungo il versante ESE del vulcano.
L’Osservatorio del vulcano di Sinabung ha aumentato il codice di allerta per l’aviazione da arancione a rosso alle 00:20 UTC e lo ha abbassato di nuovo ad arancione alle 02:47 UTC.
Varie persone sono state colte dal panico ma non ci sono state segnalazioni di vittime. Nel frattempo, tutta l’area ad almeno 3 km dal cratere è stata sgomberata.
I residenti sono invitati a rimanere ad almeno 3 km (1,8 miglia) dal cratere. Due sotto-distretti nella reggenza di Karo , nel nord di Sumatra, sono stati ricoperti di cenere vulcanica dopo l’eruzione del monte Sinabung avvenuta stamattina (ora locale).
Quel che preoccupa è la natura di questo vulcano, che ha caratteristiche come il Vesuvio e lo Stromboli. In grado entrambi di generare flussi piroclastici. Il vulcano Sinabung si è svegliato da un lunghissimo periodo di calma, nel 2010, dopo ben 4 secoli di sonno. Da allora, almeno 23 persone sono state uccise e più di 30.000 sfollate per le improvvise eruzioni esplosive.
Il vulcano presenta un potenziale esplosivo distruttivo, su aree che sono densamente popolate.
In Indonesia sono però diversi i vulcani attivi ad elevata pericolosità. Il centro di osservazione vulcani della zona ne ha posto sotto stretto monitoraggio diversi. In Italia non siamo messi bene, in specie con il Vesuvio e i Campi Flegrei di cui in passato vi abbiamo parlato.