(ANSA) – PALERMO, 03 MAR – Da Copenaghen la società armatrice
Maersk Tankers “scagiona la Ong Mediterranea, mentre a Trapani e
a Catania sono state chiuse due inchieste che coinvolgono altre
Ong.
Maersk fa chiarezza sulla vicenda che vede indagati a Ragusa
quattro componenti di Mediterranea, accusati di aver trasbordato
dal cargo danese alla mave Mare Jonio 27 migranti, portati poi a
Pozzallo, in cambio di denaro. La società spiega che soltanto “mesi dopo l’operazione di salvataggio ha incontrato i
rappresentanti di Mediterranea per ringraziarli della loro
assistenza umanitaria” e ha deciso “di dare un contributo di 125
mila euro a Mediterranea per coprire alcuni dei costi sostenuti
in seguito all’operazione. Ad ora non siamo stati contattati
dalle autorità”.
Intanto, la Procura di Trapani ha notificato l’avviso di
chiusura indagine a 21 persone coinvolte in un’inchiesta del
2017 che portò al sequestro della motonave “Iuventa”, della
Ong “Jugend Rettet”. L’indagine, che ipotizza il reato di
favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, si è estesa anche
ad altre due ong: Save the Children e Medici Senza Frontiere con
le navi Prudence e Vox Hestia. I 21 indagati sono accusati di
favoreggiamento dell’immigrazione clandestina; mentre alle ong
sarebbe contestato il reato di falso. “Dopo anni di indagini,
nella sola giornata di ieri, abbiamo ricevuto dalla Procura di
Trapani l’avviso di chiusura indagini per favoreggiamento,
insieme ad altre navi umanitarie, e dal Gup di Catania la
decisione di rinvio a giudizio per traffico illecito di
rifiuti”, dice Medici senza frontiere. “Le decisioni della
magistratura, a poche ore di distanza – aggiunge Msf – allungano
l’elenco dei numerosi tentativi di criminalizzare il soccorso in
mare, che a oggi non hanno confermato alcuna accusa, ma che hanno pericolosamente indebolito la capacità di soccorso”.
(ANSA).
Fonte Ansa.it