Luigi Sbarra è il nuovo segretario generale della Cisl. Lo ha eletto il Consiglio generale, riunito a Roma. Prende il posto di Annamaria Furlan, che lascia la guida del sindacato di via Po dopo quasi sette anni.
Sessantuno anni, nato a Pazzano, in provincia di Reggio Calabria, Sbarra il 28 marzo 2018 era stato eletto segretario generale aggiunto della Cisl. Oggi raccoglie il testimone da Furlan. In questi mesi di pandemia “abbiamo toccato il picco di oltre 9 milioni di persone in cassa integrazione e corriamo il rischio di perdere centinaia di migliaia di posti di lavoro nel 2021”, dopo “i quasi 500 mila” già persi nell’ultimo anno, afferma nella relazione dopo l’elezione, indicando tra gli “obiettivi” da perseguire “nell’immediato la piena realizzazione del piano vaccinale e la proroga delle protezioni sociali, a cominciare dall’estensione del blocco dei licenziamenti, degli ammortizzatori e delle indennità Covid”.
“Il Governo è nella pienezza dei poteri. La squadra di ministri, viceministri e sottosegretari è completa. Ora, insieme, occorre rimboccarsi le maniche e aprire un confronto stabile con le forze sociali, per discutere di come affrontiamo nella condivisione e nella responsabilità sia l’emergenza che la prospettiva”. Così il nuovo segretario generale della Cisl nella relazione al Consiglio generale dopo la sua elezione: “Chiediamo subito l’apertura di una stagione di vera e rinnovata concertazione sui più importanti dossier economici, sociali e sanitari”. Quanto alle protezioni sociali, il fatto che “nelle linee programmatiche illustrate dal premier si faccia riferimento all’esigenza di difendere e proteggere ‘tutti i lavoratori’ è un segno importante, come pure lo è il forte accento messo sulla partita delle politiche attive e generative. Apprezziamo. Senza però innamorarci delle parole. Valuteremo e metteremo a verifica i fatti”, sottolinea Sbarra.
“Termina oggi questo tratto di strada compiuto assieme. Anni intensi, che hanno richiesto un impegno continuo”, sempre guidati dai “nostri valori: lavoro, persona, solidarietà, giustizia sociale”: Annamaria Furlan lascia la guida della Cisl dopo quasi sette anni, proponendo suo successore Luigi Sbarra. Al Consiglio generale del sindacato di via Po, riunito a Roma, che si è aperto con il ricordo di Franco Marini, Furlan ripercorre le tappe, gli accordi, le manifestazioni ed i momenti più significativi di questi anni nella vita sindacale ma anche politica ed economica del Paese, fino alla pandemia: “Il 2020 ci ha cambiato, in profondità e per sempre. Per questo dobbiamo ripensare il paradigma economico, sociale, ambientale” “Ho avuto il privilegio e l’onore di guidare una grande organizzazione sindacale”, ha quindi sottolineato. “La soddisfazione più grande oggi è candidare Luigi Sbarra a segretario generale della Cisl”, ha detto tra gli applausi della platea, aggiungendo di “passare il testimone in mani sicure” e rivolgendo il suo ringraziamento a tutto il sindacato. Furlan era stata eletta il 24 giugno 2014 segretaria generale aggiunta della Cisl e poi l’8 ottobre 2014 segretaria generale dal Consiglio generale. Il primo luglio 2017 il XVIII Congresso confederale l’aveva rieletta al vertice della Cisl.
Fonte Ansa.it